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Il cibo della mensa scolastica passava prima per il frigo della preside che decideva cosa dare agli alunni. Il resto se lo portava a casa. E accadeva che gli alimenti, tenuti mesi nella stanza della dirigente della scuola Falcone, Daniela Loverde, arrestata venerdì per peculato e corruzione, andassero a male. Una eventualità poco rilevante visto che le docenti complici della preside cancellavano la scadenza e li propinavano lo stesso ai ragazzi. Emerge dall'inchiesta della Procura Europea che ha portato all'arresto della donna, del suo vicepreside Daniele Agosta e della dipendente di un negozio di elettronica, Alessandra Conigliaro, che riforniva in esclusiva e in assegnazione diretta l'istituto di pc e tablet. In cambio la preside riceveva dalla donna regali.