Logo San Marino RTV

Presidente della Repubblica, dietro Berlusconi colpito dal fuoco amico spunta un Letta

Le quotazioni del Cavaliere sembrano crollate dopo la sparata di Salvini. Mario Draghi è sempre il titolo più quotato

19 gen 2022

da Roma Francesca Biliotti e Antonello De Fortuna

Oggi un vertice Pd, M5S e Liberi e Uguali non ha indicato un nome, mentre sono crollate le quotazioni di Silvio Berlusconi; nonostante il suo iperattivismo telefonico non avrebbe i numeri necessari a spuntarla; Matteo Salvini – dopo nemmeno 24 ore dal vertice nel quale il centrodestra aveva assicurato pieno appoggio al Cavaliere – ha annunciato, per la prossima settimana – una “proposta convincente”. In cima al borsino di questa sera resta Mario Draghi; il presidente del Consiglio in carica sembra – per ora – il titolo più affidabile, super quotato sui mercati esteri, lodato anche dal New York Times, e capace di aggregare un ampio apprezzamento a Montecitorio. Stabile Marta Cartabia: la ministra della Giustizia, prima donna a ricoprire la presidenza della Corte Costituzionale, è uno dei pochi nomi rosa in lizza e, questo è un vantaggio, senza tessera di partito. Stabile anche Giuliano Amato, politico smaliziato, varie esperienze di governo, vicepresidente della Corte Costituzionale, non è in cima ai sogni del centrodestra, ma potrebbe essere il nome giusto se Draghi dovesse restare a palazzo Chigi. Un titolo emergente, in queste ore, è quello di Letta, Gianni: dopo mesi di silenzio è tornato a dichiarare, parlando proprio di Quirinale ed esprimendosi in favore di un candidato non divisivo, suscitando – si dice – l'ira di Berlusconi. Anche se, a pensarci bene, l'eminenza grigia del Cavaliere (già 369 voti nelle elezioni presidenziali del 2006) sarebbe gradito al centrodestra e potrebbe essere, per Berlusconi, una più che onorevole “exit strategy”: dall'operazione scoiattolo a quella Richelieu.




Riproduzione riservata ©