Oltre ai lutti, le sofferenze, l'impatto pesante sull'economia, il Covid-19 ha prodotto anche un altro effetto. Questa volta positivo, perché l'anno appena trascorso è stato caratterizzato da un “forte calo dei reati”. Era prevedibile, del resto, viste le misure di confinamento e le restrizioni alla mobilità. Ma ciò non ha certo ridotto l'attività della Polizia di Stato: impegnata, fra le altre cose, in massicci servizi per garantire il rispetto delle norme anti-contagio, con il costante controllo di esercizi pubblici e altri luoghi di affollamento. “In un anno caratterizzato da vari lockdown – fa sapere poi la Questura di Rimini – non sono cessate le segnalazioni per maltrattamenti in famiglia e violenze di genere”, che ha determinato l'adozione di 10 provvedimenti di ammonimento.
La pandemia, inoltre, non ha certo interrotto il traffico di droga, in una zona dove il numero di reati in materia di sostanze stupefacenti è alto “da sempre”. Anche questa volta la risposta della Polizia è stata efficace, con ingenti sequestri; in particolare quello di inizio dicembre, il più consistente mai effettuato in Provincia: 160 kg di hashish e 115 di marijuana. In totale, nel 2020, il personale della Questura ha effettuato 240 arresti; mentre 1.420 persone sono state denunciate in stato di libertà. Incrementati, grazie anche a nuovi sistemi informatici, i controlli sul territorio: si parla di circa 80.000 persone e 30.000 veicoli. Polizia di Stato particolarmente attiva anche sul fronte della prevenzione: emessi infatti 70 provvedimenti di foglio di via obbligatorio, 5 misure di sorveglianza speciale, 44 avvisi orali e 37 D.A.Spo.