Autostrade per l'Italia informa che la Cassazione ha ritenuto del tutto infondati i motivi per i quali la Corte di Appello di Roma ad aprile 2018 aveva ritenuto che il sistema di controllo della velocità media, cosiddetto Tutor, violasse le norme relative alla proprietà intellettuale della società Craft e dovesse essere rimosso. Il sistema dovrebbe tornare completamente attivo per il controesodo.
I portali per rilevare la velocità media dei veicoli fino al 2018 controllavano più di 300 tratte della rete di Autostrade per l'Italia. Per una contesa legale che va avanti dal 2006 però, quando una società toscana ha accusato autostrade di aver copiato il suo brevetto, dallo scorso anno sono stati messi fuori servizio. Solo 400 chilometri erano rimasti monitorati grazie a un sistema alternativo. La sentenza della Corte d'appello di Roma che li aveva spenti è risalente all'aprile 2018 e dichiarava che il brevetto Tutor era stato copiato all'azienda “Craft”.
I tutor riattivati si integreranno con quelli di nuova generazione che non lasciano scampo alle targhe sammarinesi. Il nuovo sistema SICVe-PM, con la tecnologia PlateMatching, dopo la sperimentazione iniziale, è oggi attivo su 46 tratte.