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Ricostruzione Emilia-Romagna, lettera di Bonaccini a Meloni: "ignorati senza stanziamenti"

Anche Elly Schlein chiede risposte: "I sindaci sono preoccupati"

9 ago 2023
Una delle strade in Romagna durante l'alluvione (foto archivio RTV)
Una delle strade in Romagna durante l'alluvione (foto archivio RTV)

Una lettera inviata alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni in cui si segnala che, nell'ultimo decreto varato dal Governo non vi sono né risposta sull'alluvione, né fondi per indennizzi a cittadini e imprese. A scriverla è il presidente della Regione Emilia-Romagna che chiede alla premier un "incontro urgente" e avanza alcune proposte per la ricostruzione delle zone colpite dall'alluvione. La lettera è condivisa e firmata anche da Matteo Lepore, sindaco della Città Metropolitana di Bologna, Michele De Pascale, presidente della Provincia di Ravenna e Enzo Lattuca, Presidente della Provincia di Forlì-Cesena.

"Di fronte alla richiesta formulata ieri al Governo - spiega Stefano Bonaccini in un passaggio della lettera - insieme ai sindaci e a tanti amministratori delle zone colpite dall'alluvione, di inserire nell'ultimo Consiglio dei Ministri nuove risorse per la ricostruzione siamo stati ignorati per l'ennesima volta e non sono ancora previsti gli stanziamenti per gli indennizzi a cittadini e imprese". Cittadini e imprese, aggiunge, "che a distanza di oltre 3 mesi dagli eventi alluvionali, pretendono giustamente di vedere mantenuta la promessa dell'Esecutivo di ristorare al 100% i danni subiti attraverso procedure snelle e rapide". Quindi, prosegue "con questa lettera facciamo nostro questo legittimo grido di allarme e la richiesta di attenzione che si sta sollevando dai nostri territori. Proprio per la dignità e la civiltà dimostrate in questi mesi così difficili, le nostre comunità meritano risposte in tempi brevissimi, sotto forma di atti concreti". Così come, conclude il presidente della Regione, "il Commissario Figliuolo, con il quale la collaborazione sta proseguendo in maniera proficua e quotidiana, in stretto raccordo con le amministrazioni e le strutture regionali, va messo nelle condizioni di lavorare velocemente con risorse e stanziamenti certi al più presto".

Nella lettera ci sono anche due proposte, per fare fronte alle necessità imposte dai danni arrecati dall'alluvione. La prima consiste "nell'attivazione del risarcimento del danno per famiglie e imprese attraverso il meccanismo del credito d'imposta" mentre la seconda è legata alla "messa a disposizione degli stanziamenti già previsti in due provvedimenti del Governo e non impiegati, se non in piccola parte: dei 900 milioni di euro previsti per l'attivazione degli ammortizzatori sociali - viene sottolineato - risultano domande per solo 30 milioni, mentre dei 300 milioni destinati al ristoro per le aziende a forte vocazione all'export, solo una piccola parte è stata impiegata. È a disposizione, dunque, un tesoretto di oltre 1 miliardo di euro". I firmatari chiedono un incontro al Generale Figliuolo per dare spazio alle "preoccupazioni emerse in seno alle rappresentanze istituzionali, economiche e sociali circa la disponibilità effettiva di risorse per sostenere la ricostruzione privata, le procedure che saranno definite per approntarla nonché i tempi conseguenti".

Anche la segretaria del Pd Elly Schlein chiede di fare chiarezza sui ristori. "Nonostante le promesse del Governo sui ristori al 100% ancora non abbiamo visto quelle risorse" ha detto a margine di un incontro alla festa del Pd a San Gimignano (Siena). "Avevamo chiesto che le risorse non utilizzate del primo decreto sull'alluvione - ha aggiunto - venissero immediatamente reindirizzate per dare ristori a famiglie e imprese che hanno perso tutto, questo purtroppo non è stato fatto. I sindaci sono preoccupati, ci sono moltissime strade da rifare, meritano delle risposte certe e celeri, bisogna che questo governo acceleri".





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