Nella serata di giovedì, verso le 20 in viale Regina Elena a Rimini, tre pattuglie della Municipale e due dei Carabinieri sono intervenuti quando un uomo ha dato in escandescenza. Il 53enne, già noto alle Forze dell'Ordine, procedeva a zigzag su uno scooter e ha rischiato di causare incidenti e investire pedoni. Fermato dalla Polizia Locale, ha accettato di sottoporsi all'alcoltest, ma poi ha iniziato a urlare di essere cardiopatico e di voler chiamare un'ambulanza. Ha aggredito, così, gli agenti che hanno richiesto rinforzi. L'uomo ha strappato via dalle mani dell'agente la sua patente, cercando di rubare la pistola. Intanto sono arrivati i Carabinieri e il 118; salito su quest'ultimo ha aggredito e picchiato l'infermiera che gli aveva chiesto di indossare la mascherina. Hanno dovuto aprire gli sportelli per farlo uscire.
Nemmeno lo spray al peperoncino è riuscito a calmarlo: sono serviti otto agenti della Municipale e due Carabinieri per fermarlo. In Pronto Soccorso, è risultato essere sotto effetto di un mix di cocaina, cannabinoidi e oppiacei e anche in possesso di un coltello. Alla fine i sanitari sono stati obbligati a sedarlo, in quanto aveva quasi distrutto un ambulatorio, arrivando anche a spogliarsi completamente.
E' stato quindi arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e per porto abusivo di armi, oltre che denunciato per rifiuto di sottoporsi all'etilometro e guida sotto l'effetto degli stupefacenti con il sequestro dello scooter. Ma nonostante tutto, venerdì mattina, ha dato di nuovo in escandescenza davanti al Giudice che ha convalidato l'arresto e posto l'uomo agli arresti domiciliari.