Il Teatro Galli quale cornice per il primo evento legato alla candidatura a capitale della cultura. E' come un invito alla cittadinanza a giocare un ruolo da protagonista in un progetto ambizioso, ma concretizzabile, da costruire in un percorso condiviso tra gli stessi cittadini e le istituzioni coinvolte. Tanti i soggetti nel comitato promotore: Forum Piano Strategico, Provincia, Diocesi, Università di Bologna, Camera di Commercio, naturalmente, Comune e Regione Emilia-Romagna.
“La mia presenza spiega tutto – dice l'Assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori - La Regione è a fianco della città di Rimini, che è una città ambiziosa, sfidante. Una città che ha scelto di cambiare se stessa e di migliorarsi continuamente. Ha scelto di essere quello che per tanti versi è già da tempo, una capitale, ma vuol essere capitale in un senso globale, non solo come nota capitale della Riviera, ma capitale culturale in senso pieno, capitale economica. La nostra Regione è plurale, non ha un capoluogo dominante. E' una Regione dove ci sono tante città importanti e la Regione cresce se ciascuna di queste città ha le ambizioni che ha oggi Rimini, con la sua candidatura”.
Ci crede il sindaco Jamil Sadegholvaad e motiva la candidatura partendo proprio da qui dalla molteplicità dell'offerta legata a Rimini, non più solo città di turismo : “Abbiamo un patrimonio storico, artistico, monumentale straordinario e soprattutto – spiega il Sindaco - io credo che sappiamo interpretare al meglio anche la cultura popolare. Rimini nell'immaginario collettivo italiano è stata per decenni un luogo sognato, un luogo del divertimento, della libertà. Ecco io credo che questa nostra candidatura va proprio in questa direzione: nella capacità di sapere unire il presunto alto il supposto basso. Credo che il senso della candidatura sia un po' un'auto coscienza collettiva, di quello che Rimini può valere, di quello che Rimini è, e di quello che si vuole traguardare verso il futuro”.
Nel video, le interviste all'Assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori e al Sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad