Quella di Daria Kryukova è una storia di coraggio e speranza, con sullo sfondo il dolore per aver lasciato il proprio Paese. 32 anni, attivista e blogger critica verso Putin, è dovuta scappare dalla Russia per non finire in carcere, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. L'abbiamo incontrata a Rimini, città che l'ha accolta e dalla quale riparte la sua nuova vita.
La fuga a marzo 2022, dopo le leggi contro quelle che le autorità russe definivano "fake news" e che prevedevano fino a 15 anni di carcere, ricorda Daria, ad esempio verso chi scriveva articoli sui "crimini dell'esercito russo a Kiev o a Bucha". "Mi hanno denunciata in Procura per i miei post", dice l'attivista che ripercorre i momenti di paura durante il viaggio. Dopo le fasi più difficili, il sollievo per l'arrivo in Turchia, poi a Roma.
A Rimini si è trasferita per l'Università: per molto tempo non ha potuto immatricolarsi in quanto richiedente asilo, spiega. Ma ora, come rifugiata, potrà laurearsi. Dall'attivista un appello affinché i richiedenti asilo in Italia possano portare avanti gli studi come iscritti negli Atenei.
La mente va sempre alla sua famiglia, in Russia. Ed è proprio parlando dell'anziana nonna che Daria, a fatica, trattiene l'emozione. "I miei famigliari sostengono la guerra", racconta. In merito alla nonna, la sua paura più grande è quella di non poterla più rivedere. "Non posso tornare nel mio Paese".
Nel servizio l'intervista all'attivista Daria Kryukova