Le comunicazioni del Presidente del Consiglio Conte in Parlamento sono previste per martedì prossimo ma in questi giorni che le precedono pare che ogni scenario sia ancora aperto. Anche quello di un Conte-bis con la conferma della maggioranza Lega e M5S. A volerlo, almeno secondo le sue dichiarazioni, proprio il ministro Salvini. Alla domanda sulla possibilità di un ritorno con i pentastellati, il ministro dell’Interno ha risposto così: “Secondo me non c’è possibilità - ha detto a Castel Volturno dove ha presieduto il Comitato per l’ordine pubblico -. Poi se qualcuno vuole dialogare io sono qua, sono la persona più paziente del mondo e il mio telefono è sempre acceso e in questi giorni squilla parecchio”.
Dice di voler andare avanti con la mozione di sfiducia al premier a causa dei troppo “no”. Poi però lancia un segnale inequivocabile ai pentastellati: “Abbiamo bisogno di sì, se qualcuno dice sì ragioniamo. Vedo che Renzi dice tutti insieme contro Salvini, non penso che serva un governo contro, siamo seri. O c’è un governo con ministri del sì” o “un governo degli sconfitti” non serve”. Quindi avanti con la stessa maggioranza ma con una squadra di governo diversa.
E il primo a dire “no, grazie” è l'ormai ex alleato Luigi Di Maio. Scrive il capo politico di M5S, “ora è pentito, ma ormai la frittata è fatta. Ognuno è artefice del proprio destino. Buona fortuna!”. E ancora: “Il 20 agosto noi ministri del Movimento 5 Stelle saremo al fianco di Giuseppe Conte in aula per sostenerlo contro la sfiducia della Lega. Li aspettiamo al varco!”. Di Maio ha solo critiche per Salvini: “Adesso ha chiesto anche di sfiduciare il governo stesso di cui fa ancora parte, visto che non si è dimesso. Anche su questo, giorni fa aveva tuonato “siamo pronti a dimetterci tutti, vedrete...”. Sono passati cinque giorni ma stanno ancora tutti lì attaccati alla poltrona... Deve far comodo, evidentemente, avere l’auto blu e i voli di Stato mentre si fa campagna elettorale nelle spiagge!”.