Si sono infiltrati nell’economia legale della Romagna, e da Cattolica sono riusciti a estendere la loro rete di influenze dalla Lombardia alla Calabria, passando dalla Campania. È scattata all’alba l’operazione “Darknet”, guidata dalla Guardia di Finanza di Rimini, che ha portato a otto arresti e un obbligo di firma, oltre al sequestro di 17 aziende e beni per oltre 30 milioni di euro. Le accuse sono associazione per delinquere aggravata dai metodi mafiosi, favorendo i clan di appartenenza “Sarno” e dei “Casalesi”, oltre a una serie di reati finanziari che vanno dalla corruzione, alla turbativa d’asta, fino all’intestazione fittizia di beni e al riciclaggio. In tutto erano coinvolte a vario titolo 55 persone. L’indagine della Guardia di finanza conclusa oggi è cominciata nel 2017 ed è stata coordinata dalla Procura di Rimini e poi da quella di Bologna.
Tutto era partito da provvedimenti di sorveglianza speciale per alcuni casalesi e campani, trasferiti a Cattolica e Riccione. Le imprese ritenute infiltrate dalla criminalità organizzata operavano nei settori dell’edilizia, ristorazione, commercio di prodotti petroliferi, sale gioco e impiantistica. Le indagini hanno svelato che al vertice del gruppo c’erano Giovanni Iorio e Luigi Saverio Raucci, legati da parentela con il clan napoletano Sarno e con quello casertano dei Casalesi. È stata documentata l’evoluzione della cellula criminale il cui schema era questo: infiltrarsi nell’economia del territorio, corrompere funzionari pubblici per l’acquisizione di appalti, reinvestire e riciclare denaro, intestare a terzi ingenti patrimonio e infine affermare il proprio controllo attraverso la repressione violenta dei contrasti interni.
Quello che emerge da operazioni come 'Darknet', ha detto il sindaco di Rimini, Gnassi, è la "necessità di non arretrare di un millimetro nel contrasto investigativo e 'culturale' nei confronti della criminalità. A partire dal primo passo: non negare che il fenomeno riguardi solo regioni e territori che non sono quelli in cui viviamo".
"Desidero esprimere tutta la mia soddisfazione per il lavoro svolto dalla Guardia di Finanza - ha detto il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi - questo dimostra quanto sia necessario tenere alta la guardia per proteggere il tessuto della nostra economia. Soprattutto in fase così delicata come quella post Covid, dobbiamo essere vicini alle nostre imprese e aiutarle in ogni modo".