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Tra incertezza e contromosse, Rimini verso le amministrative

28 dic 2020

Nel 2021 Rimini, insieme ad altri 1300 tra cui 21 capoluoghi di provincia, dovrà scegliere il proprio sindaco. E sebbene il voto in questione, anche per il fatto che riguarderà comuni come Roma e Milano avrà forte valenza politica, ancora di certo c'è poco o niente. A partire dalla data, sulla quale si è ancora in alto mare per via dell' incognita coronavirus. Il probabile slittamento da primavera a settembre potrebbe dare tempo al PD riminese di ragionare ancora un po' sulla scelta del successore di Andrea Gnassi, anche se l'orientamento sembrerebbe orientarsi, più che al nome della società civile, su una scelta interna. 

Il presidente dell'assemblea legislativa Emilia Romagna Emma Petitti ha già dato la sua disponibilità, provocando uno scontro tra segretario provinciale e comunale del partito. Gli altri due nomi che girano sono quelli di due stretti collaboratori del primo cittadino: il vice sindaco Gloria Lisi e l'assessore Jamil Sadegholaad, che in un recente post su facebook in cui elogia impegno e rinunce dal sindaco Gnassi per amore verso la città, sembra voler tastare il polso del consenso ad una sua eventuale candidatura a palazzo Garampi. Nessun nome ancora dal centro destra, apparentemente compatto e al lavoro su idee, contenuti e sinergie all'interno di una Costituente. Alla fine del ciclo di incontri arriverà il candidato, con il quale si tenterà il ribaltone. Per il momento l'unica candidatura certa è quella dell'avvocato Mario Erbetta: il consigliere di Rinascita si presenterà alle amministrative come Terza via, né di destra né di sinistra. 



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