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“Un'arnia sui tetti pubblici”, la proposta del ministro Costa nella Giornata mondiale delle api

Gli insetti impollinatori garantiscono l'84% delle specie coltivate nell'Unione Europea. Ma sono sempre più minacciate da pesticidi, inquinamento e cambiamenti climatici

di Filippo Mariotti
20 mag 2020
“Un'arnia sui tetti pubblici”, la proposta del ministro Costa nella Giornata mondiale delle api

Ogni 20 maggio ricorre la Giornata Mondiale delle api, sempre più minacciate da pesticidi, inquinamento e cambiamenti climatici. In Europa, è a rischio estinzione una specie su dieci. Eppure, le api garantiscono la riproduzione del 78% delle specie di fiori selvatici e dell'84% delle specie coltivate nell'Unione Europea. Così come gran parte della frutta e delle verdura consumata nel Vecchio Continente. Il loro declino ha quindi una diretta conseguenza anche sull'economia: la produzione agricola europea resa possibile grazie agli impollinatori vale 15 miliardi di euro all'anno.

Così il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, riconoscendo il ruolo strategico delle api, ha proposto di “far posizionare sui tetti degli edifici della pubblica amministrazione delle arnie – spiega - con questi preziosi insetti impollinatori, che sono anche straordinarie sentinelle dell'ambiente". Attraverso l'analisi della qualità del miele prodotto dalle api di città, spiega il ministero in una nota, si possono rilevare numerosi indicatori di qualità ambientale. L'installazione delle arnie sui tetti diventa uno strumento strategico e naturale di conoscenza dello stato di salute dell'ambiente che ci circonda. "Vogliamo ricordare – osserva il ministro - quanto questi insetti siano fondamentali per la nostra vita e per l'ecosistema. L'impollinazione è un servizio ecosistemico importante che va assolutamente preservato”.

Una data, quella del 20 maggio, che quest'anno si può celebrare firmando l'Iniziativa dei Cittadini Europei "Save Bees and Farmers! Verso un'agricoltura favorevole alle api per un ambiente sano". L'Ice è una proposta di direttiva europea di iniziativa popolare: viene presentata al parlamento europeo se raggiunge un milione di firme in almeno 7 Paesi dell'Unione. L'iniziativa è promossa anche da Cambia la Terra, il progetto voluto da FederBio e sostenuto da Legambiente, Lipu, Medici per l'ambiente e Wwf. La richiesta dell'Ice è eliminare completamente i pesticidi di sintesi dai campi entro il 2035, partendo dalle sostanze più pericolose, con un primo step dell'80% al 2030. Si chiede anche di ripristinare gli ecosistemi naturali nelle aree agricole, perché l'agricoltura possa diventare una forza motrice per il recupero della biodiversità. L'Ice propone di riformare il settore, dando priorità all'agricoltura biologica e di piccola scala, diversificata e sostenibile.

In Italia si contano circa 60mila apicoltori, che posseggono 1,8 milioni di alveari. A ricordarlo è il presidente della Fai-Federazione Apicoltori Italiani, Raffaele Cirone, secondo il quale questa celebrazione è "l'occasione per riflettere sulle potenzialità dell'apicoltura, da anni in crisi per il continuo ridursi delle produzioni di miele, ma sempre più essenziale per l'insostituibile funzione impollinatrice che le api sono chiamate a svolgere negli ambienti rurali, naturali e urbani". La Giornata, osserva Fai, deve essere un momento utile a far conoscere l'essenziale ruolo delle api nel preservare ecosistemi rurali ed urbani: anche lo spargimento di semi di fiori utili alla produzione di nettare e polline, fonti di sopravvivenza dell'ape, è un atto concreto e capace di salvare la sentinella dell'ambiente in cui viviamo".


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