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Venturi (Emilia Romagna): "I test sierologici da soli non sono elemento di totale certezza per la malattia"

Il commissario per l'emergenza chiarisce il pensiero della Regione. Nelle Marche torna Bertolaso; a Pesaro +246% di decessi tra marzo e aprile

di Francesca Biliotti
17 apr 2020
Sergio Venturi
Sergio Venturi

Chiarimenti e non solo sui test sierologici da parte del commissario per l'emergenza Sergio Venturi. La maggior parte dei decessi, chiarisce ancora, non è avvenuta nelle terapie intensive: solo 3 sui 60 di oggi (2.903 totali), di cui 7 a Forlì-Cesena e 5 a Rimini. La maggior parte è in altri reparti covid e nelle strutture residenziali. In Emilia Romagna sono 21.834 i casi di positività, 348 più di ieri ma per la seconda volta le guarigioni sono di più, 366 (5.346 totali). In Romagna sono 56 in più (4.081 in totale), di cui 910 a Ravenna (6 in più), 780 a Forlì (28 più di ieri), 600 a Cesena (5 in più), 1.791 a Rimini (17 in più). Nelle Marche è tornato Guido Bertolaso, guarito dal coronavirus, a Civitanova per fare il punto col presidente Luca Ceriscioli sullo stato dei lavori per riconvertire la Fiera in un ospedale per la terapia intensiva da 90 posti letto. Ricoveri in terapia intensiva comunque scesi sotto i 100 in Regione (94) in semintensiva diminuiti da 214 a 205, e in altri reparti non intensivi da 405 a 393. Dal 1 marzo al 1 aprile a Pesaro l'incremento dei decessi è stato del 246% secondo l'Istat. I casi sono 2.277, 28 in più, 1.686 ad Ancona, 22 più di ieri.

Nel video l'intervento di Sergio Venturi commissario per l'emergenza dell'Emilia Romagna


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