Logo San Marino RTV

Esteri: nuove tensioni Nato-Russia, indignazione internazionale per la strage a Rafah

Sembra lontana l'ipotesi dialogo, sia sul fronte europeo che mediorientale

27 mag 2024

Non accenna a diminuire la tensione tra Nato e Mosca dopo le parole del segretario generale dell'Alleanza, Stoltenberg, sull'uso, da parte dell'Ucraina, di missili forniti da Paesi Nato per colpire la Russia. L'Alleanza “è direttamente coinvolta nel conflitto e sta aumentando il livello dell'escalation”, attacca il Portavoce del Cremlino.

“L'Ucraina ha le mani legate”, ribadisce Stoltenberg che invita a riconsiderare alcune restrizioni. Ma, aggiunge, “spetta agli alleati decidere”. Dalla Spagna il premier Sanchez frena. Madrid, spiega, non prevede l'utilizzo di armi fornite a Kiev per attacchi in Russia. Ma viene comunque garantito supporto militare. Il presidente Zelensky, in giornata, ha respinto l'idea di invitare Mosca al vertice di pace in Svizzera a giugno.

Il dialogo, dunque, è lontano, tanto in Europa quanto in medio oriente. Dopo il raid israeliano a Rafah, Hamas ha fatto sapere che non parteciperà ai negoziati. Tel Aviv, intanto, parla di “tragico incidente” e rende noti i primi risultati delle sue indagini sulla strage provocata dal raid: secondo Israele, il blitz diretto a colpire alcuni comandanti di Hamas ha innescato un incendio che può aver ucciso i civili palestinesi. Indignato il presidente francese Macron: “Queste operazioni devono cessare”, dichiara. “Inorridito” l'alto rappresentante Ue Borrell. Il bilancio dei morti, secondo Hamas, è salito a 45. L'Onu chiede a Israele misure immediate per proteggere i civili.





Riproduzione riservata ©