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Gaza: progressi per la tregua, ma senza una svolta

14 feb 2024

Si lavora per fermare le ostilità e si fanno progressi. Lo riferiscono diversi funzionari di Stati Uniti, Israele, Egitto e Qatar, nonostante i negoziati di ieri a Il Cairo si siano conclusi senza una svolta. L'ipotesi è un cessate il fuoco di sei settimane con il rilascio degli ostaggi e l'obiettivo rimane raggiungere il risultato prima che scatti l'annunciata operazione militare delle Idf a Rafah.

Di qui anche l'appello del presidente palestinese Abu Mazen: “Hamas completi rapidamente l'accordo per risparmiare al nostro popolo un'altra catastrofe”.

Oggi il presidente turco Erdogan incontrerà l'omologo egiziano al-Sisi per discutere proprio della situazione nella Striscia. “Sosteniamo con forza il diritto di Israele a difendersi e attaccare Hamas – ribadisce il ministro degli esteri Tajani –, ma ci sono troppe vittime civili. L'interesse generale rimane la de-escalation e la strategia 'due popoli due Stati'”.

L'esercito israeliano intanto prosegue le operazioni a Khan Yunis, mentre continuano i lanci di razzi dal Libano contro le basi militari di Israele in Galilea: una donna è morta e altre sette persone sono rimaste ferite. Il leader di Hezbollah avverte: “I nostri attacchi termineranno solo quando finirà l'aggressione contro Gaza”.





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