Yahya Sinwar, “Il macellaio”, l'uomo più ricercato del medio oriente, ideatore del massacro del 7 ottobre è stato ucciso a Rafah nel sud della striscia di Gaza. I militari dell'Idf non erano li per Sinwar. Mercoledì nell'area erano stati individuati tre possibili esponenti di Hamas in un palazzo. Una volta eliminati i militari a sorpresa tra le vittime hanno identificato proprio il leader del movimento estremista.
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato in giornata una riunione speciale con ministri del governo e funzionari della sicurezza. Il corpo di Sinwar è stato trasferito in un luogo segreto in Israele dopo essere stato sottoposto a un'autopsia che ne ha confermata l'identità.
Tel Aviv però ancora sembra non volersi fermare. Ancora molto caldo il fronte contro Hezbollah. Chiesto ai residenti di 23 villaggi nel sud del Libano di evacuare a decine di chilometri verso nord. “Chiunque si trovi vicino a elementi, strutture o armi di Hezbollah – annuncia l'Idf - sta mettendo a rischio la sua vita". Sulla morte di Sinwar intervengono gli esponenti dell'Iran alle Nazioni Unite: “Lo spirito della resistenza sarà rinforzato dopo il martirio. Sarà un modello per i giovani e i bambini che seguiranno la sua strada per la liberazione della Palestina”.