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Jonathan Crickx al QN: “Gaza è diventata il cimitero dei bambini”

Intervista del Quotidiano Nazionale al funzionario Unicef: “La situazione peggiore mai vista, la gente deve saperlo”

29 mag 2024
Jonathan Crickx al QN: “Gaza è diventata il cimitero dei bambini”

"Ho visto tanti bambini morti sotto le macerie, i corpi coperti di sangue. Altri portati in braccio dalle loro madri che chiedevano aiuto. Gaza è diventata il cimitero dei bambini". È la testimonianza al QN di Jonathan Crickx, belga, funzionario dell'Unicef che opera a Gaza, di ritorno da Rafah. E aggiunge: "Non riesco a togliermi dalla mente quel che i miei occhi hanno visto: intere famiglie distrutte, piccoli senza più genitori, bombe che cadono su zone che chiamano sicure, ma che sicure non sono perché di zone sicure semplicemente non ne esistono".

La situazione a Rafah è "peggio di quella che viene vista da fuori. Ogni giorno ci diciamo: non può essere peggio di ieri, e invece lo è. Lavoro con Unicef da 12 anni e non ho mai visto nulla del genere, neanche in posti come come l'Afghanistan o Haiti. Colleghi che lavorano in aree di crisi da 30-35 anni, che sono stati nei luoghi delle più drammatiche catastrofi, tutti, tutti, dicono di non aver visto nulla del genere, con questa scala, per questa lunghezza. Abbiamo bisogno che la gente capisca: abbiamo davvero bisogno di evitare un attacco finale a Rafah perché le conseguenze sarebbero incalcolabili".

"Manca strutturalmente il cibo, l'acqua era già poca - spiega ancora - e ora per i profughi che sono costretti a spostarsi da Rafah è anche meno. E manca anche il carburante" che serve "per i generatori degli ospedali". I profughi che hanno cercato rifugio a Rafah "sono in perenne, disperato movimento, 840mila persone l'hanno fatto. Ha idea di quante sono? Non c'è spazio per le tende. E dove arrivano piantano le tende letteralmente sui resti polverizzati delle aree abitate. Questa gente ha gli occhi solo per piangere".





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