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La sfida di Fiona: dal viaggio in camper con la nonna centenaria alla battaglia contro l'isolamento degli anziani

Nonna e nipote hanno percorso 15.000 km in due anni. Oggi Fiona gira l'Europa per raccontare la sua storia e cambiare il punto di vista sulla vecchiaia. E ha fatto tappa anche a San Marino

di Monica Fabbri
28 dic 2023
l'intervista a Fiona Lauriol
l'intervista a Fiona Lauriol

La storia di Fiona e Dominique è di quelle che scaldano il cuore. E' il racconto di una nipote che non si arrende e che risponde ad una sentenza di morte della nonna con l'entusiasmo della vita, dell'esperienza, dell'avventura. E' il 2017. La centenaria Dominique sta affrontando l'ultimo miglio della sua esistenza in solitudine. “Mi avevano detto che le restava da vivere solo una settimana. La casa di riposo era a Parigi e noi vivevamo a 500 km di distanza. Non avevamo un forte legame affettivo perché non sopportava che fossi ancora nubile a 35 anni”. Fiona non vuole lasciarla morire sola.

La porta a casa con sé e in sei mesi si compie il miracolo. Sua nonna sta meglio, è come rinata. Da qui l'idea: un viaggio in camper. Dominique – classe 1917 – da bambina si era trasferita in Francia dall'Italia. E sogna di tornarci. Partono per Lourdes. La mamma di Fiona, Fosca, le segue in macchina con il marito.

Il piccolo pellegrinaggio si interrompe per una caduta. Dominique si fa male. Tornano a casa, ma con sorpresa di tutti è già pronta per rimettersi in viaggio. “L'indomani mattina – racconta Fiona - si sveglia e mi dice: mi sono riposata, quando ripartiamo? Siamo partite a gennaio 2019 fino a giugno 2020. Siamo state in Spagna, Portogallo, abbiamo percorso il cammino di Santiago de Compostela. Più viaggiava, più si meravigliava e più tornava a vivere”.

Nonna Dominique percorre con la nipote 15.000 chilometri in due anni, spegne 102 candeline in riva al mare, vive mille avventure. Quel fiore centenario, triste e appassito, torna a sbocciare. Uno dei momenti più intensi, il suo primo concerto. “Non ha voluto dormire, era troppo eccitata, chiedendosi cosa avrebbe indossato per il primo concerto della sua vita. Si dice che giunti ad una certa età non ci sia più nulla da vivere. Ma è totalmente falso. Abbiamo ancora tante prime volte da sperimentare, ed era bellissimo vederla così felice”.

Con orgoglio Fiona mostra le foto di sua nonna prima e dopo: triste e abbattuta nella casa di riposo, sorridente e felice durante il viaggio. “Se n'è andata nel sonno con un sorriso stupendo e un'aria serena. A 103 anni, 3 mesi e tre settimane”.

Ora Fiona e i suoi genitori hanno una missione: cambiare la visione dei giovani su un'età che ha ancora tanto da dare e da ricevere. Nei loro viaggi prima in Francia ed ora in Europa sensibilizzano governi, parlano con la gente, raccolgono opinioni. Ultima tappa il parlamento europeo, in cerca di soluzioni contro l'isolamento degli anziani. “Quando li mettiamo da parte e li escludiamo dalla nostra società finiscono per morire di noia. Se invece restano attivi hanno voglia di scoprire.

Mia nonna in tutti i viaggi che abbiamo fatto insieme vedeva persone, paesaggi, e tutte le mattine si svegliava non sapendo cosa le sarebbe accaduto ma chiedendosi quale avventura avrebbe vissuto. I nostri anziani hanno tanto da insegnarci. E' un peccato perdere questo tesoro. Perché metterli da parte? Vogliono vivere fino alla fine, mordere la vita anche se con una dentiera. Ballare, innamorarsi”. Fiona ha scritto un libro e presto la sua storia sarà un film. Dominique, che sognava l'Italia, non è riuscita a visitare San Marino. Ma sua nipote ne è certa: “L'avrebbe adorata. Avrebbe parlato con la gente in italiano. Le sarebbe piaciuto moltissimo venire a San Marino”.

Nel servizio l'intervista a Fiona Lauriol





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