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Medio Oriente: guerra aperta tra Israele e le milizie di Gaza

Numerose le vittime fra i civili. A San Marino netta presa di posizione di Libera, che parla di “pulizia etnica” a Gerusalemme

12 mag 2021
@ebu.ch

Nessun margine per soluzioni diplomatiche; l'escalation innescata dai fatti di Gerusalemme è sfociata in guerra aperta tra Israele e le milizie di Gaza. Da una parte lanci massicci di razzi, per “saturare”, il sistema difensivo “Iron Dome” e colpire città e infrastrutture dello Stato ebraico. Dall'altra raid aerei, che pur mirando a target militari, producono effetti devastanti, vista la densità abitativa dell'enclave palestinese. Dove si parla di 53 vittime, fra le quali 14 bambini e minori. Ma parte di questi decessi, sostengono da Israele, è causato dagli stessi ordigni lanciati da Gaza; un terzo dei quali sarebbero ricaduti nella Striscia. Almeno 6, invece, i morti nello Stato Ebraico, con la popolazione nascosta nei rifugi. Tutto ciò mentre monta la rabbia della popolazione arabo-israeliana. A Lod - dopo una notte di violenze – scatterà il coprifuoco. E rischia di degenerare la situazione in Cisgiordania, dove un 16enne palestinese è stato colpito a morte. Gravissimo, insomma, il quadro; e fuori dalla realtà – al momento - una tregua, come testimoniato dagli omicidi mirati di alti ufficiali di Hamas e Jihad islamica. E mentre l'UE chiede invano che cessino le violenze, si registra – a San Marino – la netta presa di posizione di Libera, che ricordando l'ingresso della polizia israeliana nella Spianata delle Moschee, e la “demolizione” di case palestinesi a Gerusalemme Est, parla di “pulizia etnica” nella Città Santa, e sollecita il Governo sammarinese ad adoperarsi, negli organismi multilaterali, affinché riprenda il negoziato tra le parti. Espressa “solidarietà alle famiglie delle vittime palestinesi e israeliane”; ribadito infine il principio dei “due Popoli per due Stati”; con San Marino luogo di dialogo.




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