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Michel a Kiev. Lavrov accusa l'Italia e Tajani replica: "Italia è Paese libero"

19 gen 2023

Un altro giorno in cui l'Ucraina si sveglia con le sirene antiaeree. Allarme su tutto il territorio, poi rientrato: sarebbe scattato a causa del decollo di aerei russi dalla vicina Bielorussia, dove sono in corso esercitazioni congiunte. “Si stanno valutando diverse teorie sulle cause della tragedia dell'elicottero ucraino caduto ieri alle porte di Kiev, provocando 14 morti", spiega il presidente ucraino Zelensky". L'indagine è in corso e parlerà solo quando sarà completata”. Nella capitale intanto arriva il presidente del Consiglio europeo Michel “per discutere di tutti gli aspetti della cooperazione”. “Che il 2023 sia l'anno della vittoria e della pace”, è il suo augurio. Il segretario generale Nato Stoltenberg invita i Paesi membri ad aumentare le forniture di armi, “con la fiducia che la Turchia – dice – approvi il progetto di adesione di Finlandia e Svezia all'Alleanza Atlantica”. E proprio la Svezia fornirà all'Ucraina sistemi di artiglieria a lungo raggio Archer. Mossa che non è piaciuta al Cremlino: “Le forniture di nuovi armamenti a Kiev da parte dell'Occidente – afferma il portavoce Peskov – possono portare il conflitto a un nuovo livello”. Dure critiche anche all'Italia, con il ministro degli Esteri russo Lavrov, che si dice sorpreso di vederla “diventare uno dei Paesi più determinati contro Mosca”. A stretto giro la risposta del collega italiano Tajani: “Non siamo anti-russi – dice –, è Mosca che è anti-Occidente. Noi difendiamo il diritto internazionale, un Paese democratico e nessuno ci impone niente”.





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