Ancora lontana la fine delle operazioni di guerra sul fronte libanese e in Medio Oriente. Mentre gli scontri armati continuano, Israele consegna agli Stati Uniti un documento per una soluzione diplomatica che metta fine alle operazioni contro Hezbollah. L'Idf si sarebbe detto disponibile a essere “forza attiva” per assicurarsi che l'organizzazione non si riarmi. Insieme alla richiesta di libertà di volo nello spazio aereo libanese. Per gli osservatori, una proposta difficile da realizzare. Il Premier del Libano ha già ribadito che non esiste alternativa alla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite che prevede una missione di pace Onu per mantenere la zona di confine libera da armi.
In serata una forte esplosione è stata udita a Tel Aviv: si trattava di un razzo lanciato dal Libano e caduto in un'area non abitata. La Siria, sul suo territorio, denuncia poi l'uccisione di almeno due civili in un "attacco israeliano" contro un'auto. Il segretario di Stato americano Blinken, con il suo viaggio in Israele e nei Paesi arabi, tenta di promuovere un cessate il fuoco a Gaza, dopo la morte del leader di Hamas.
In parallelo l'Iran ribadisce che risponderà a eventuali azioni di Israele e si riserva di rivedere la politica che vieta produzione o uso di armi nucleari. Rimane al centro anche la questione della tutela delle forze Unifil in Libano sulla quale il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, spiega di aver ricevuto rassicurazioni da Israele.
