Un fronte interno saldo; cittadini pronti a sacrifici dolorosi pur di avere la meglio nella guerra contro gli invasori russi. E' quanto parrebbe emergere da un'intervista al Direttore del Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali dell'Università di San Marino; da giorni impegnato in una missione di ricerca a Kiev e nei settori circostanti, insieme a Sofia Ventura: docente dell'Ateneo di Bologna. La percezione che si ha nella Capitale ucraina e nelle zone limitrofe è di “dedizione alla vittoria come promessa collettiva”, afferma Michele Chiaruzzi. Che riporta come proprio ieri sia stata approvata una legge che introduce come materia di studio – pare per gli alunni delle Superiori – “la difesa dell'Ucraina”. Un disegno di legge parlamentare che riguarda “un addestramento militare primario” - spiega -, legato al fatto che la percezione collettiva è quella di una “coesistenza forzata, inevitabile con la guerra”. Avvertita come “lunga, dolorosissima ed anche impattante all'interno della società”; che “si mobilita – conclude l'analista - in tutte le sue espressioni”.
Ascolta l'intervista via Skype a Michele Chiaruzzi (Direttore CRRI UniRSM), collegato da Kiev