Inizialmente si era pensato ad un attentato di matrice islamista. In realtà, quanto avvenuto nell'area residenziale operaia di Keyham – a ridosso del porto di Plymouth -, rimanda piuttosto allo schema dei cosiddetti “mass shooter” misogini americani. Artefice della strage, infatti, il 23enne Jake Davison: depresso – sostengono fonti di stampa – perché non riusciva a dimagrire e a trovarsi una donna. Già in alcuni recenti sfoghi sui social, segnali inquietanti. Poi è passato all'azione; aprendo il fuoco in modo indiscriminato all'interno di un'abitazione e in luoghi pubblici del quartiere popolare.
Cinque i morti: “tre di sesso femminile e due di sesso maschile”, ha puntualizzato la Polizia locale; incluso un bambino di meno di 10 anni. Una donna è deceduta in ospedale, per la gravità delle lesioni riportate. Alcune altre persone risultano essere state ferite. Non confermato – almeno al momento – il fatto che alcune delle vittime facessero parte della famiglia del killer; che si è poi suicidato, prima di poter essere intercettato. L'episodio ha sconvolto l'opinione pubblica del Paese. I miei pensieri – ha scritto il Premier Boris Johnson – sono con gli amici e le famiglie di coloro che hanno perso la vita e con tutte le persone colpite dal tragico incidente.