È un negoziato definito "non semplice" quello che si sta tentando di mediare tra Russia e Ucraina. I colloqui di ieri a Parigi si sono chiusi con un nulla di fatto, ribadendo che gli Accordi di Minsk restano "la base del lavoro".
I consiglieri dei capi di Stato e di governo del Formato Normandia e i rappresentanti dei ministeri degli Esteri restano "impegnati ad attenuare i disaccordi attuali nei prossimi lavori", si legge nel documento finale. I partecipanti "sostengono il rispetto incondizionato del cessate-il-fuoco e la piena adesione alle misure di rafforzamento del cessate-il-fuoco del 22 luglio 2020, indipendentemente da altri temi relativi all'applicazione degli accordi di Minsk". Un nuovo round di discussioni avrà luogo tra due settimane a Berlino.
Intanto in un colloquio telefonico, il ministro degli Esteri cinese ha invitato il segretario di Stato statunitense Blinken a "prendere sul serio" le "ragionevoli preoccupazioni della Russia in materia di sicurezza".