Tutto il mondo con il fiato sospeso per l'incontro di oggi a Gomel, città bielorussa ai confini con l'Ucraina. Le parti sono ancora lontane ma arriva un primo segnale di avvicinamento. “Abbiamo trovato dei punti su cui è possibile avere un'intesa comune" dichiara il negoziatore russo Vladimir Medinsky. Diversa la posizione delle Ucraina che definisce i negoziati "difficili" e la posizione russa "estremamente parziale", scrive in un tweet il consigliere del presidente.
Il Cremlino annuncia un secondo round di confronti nei prossimi giorni in una nuova location al confine bielorusso-polacco. E oggi nel colloquio telefonico con il presidente francese Macron, Putin avrebbe chiesto, per terminare il conflitto, il riconoscimento internazionale della Crimea come territorio russo e la smilitarizzazione di Kiev. L'Eliseo afferma che il capo del Cremlino si è impegnato a sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni ed ha aderito alla proposta di Macron di restare in contatto nei prossimi giorni per impedire alla situazione di degenerare.
L'Europa intanto sta ultimando un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Bielorussia e chiunque collabori con Mosca. Già attuato il divieto di decollo, atterraggio e sorvolo sul territorio dell'Ue per qualsiasi aeromobile russo, compresi voli commerciali. Il Regno Unito ha deciso invece di chiudere i suoi porti alle navi del Cremlino. In Italia il Consiglio dei Ministri ha approvato all'unanimità un decreto legge per introdurre ulteriori misure urgenti in relazione agli sviluppi della crisi. Il provvedimento prevede un intervento per garantire sostegno e assistenza attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari al governo Ucraino. Ma intanto si continua a combattere: diverse le esplosioni registrate in giornata nell'area ad est di Kiev.