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Ucraina: Ungheria minaccia veto su armi e sanzioni, Ue lavora a soluzione

La corrispondenza di Fabio Fantozzi de La Presse

17 mag 2023
La corrispondenza di Fabio Fantozzi de La Presse
La corrispondenza di Fabio Fantozzi de La Presse

L’Ungheria minaccia il veto sull’invio di armi a Kiev e sulle nuove sanzioni. Questa volta il governo di Budapest se l’è presa per l’inserimento da parte dell’Ucraina della banca Otp nella lista dei sostenitori internazionali della guerra. Se non verrà rimossa, l’Ungheria non appoggerà né la nuove tranche da 500 milioni per il Fondo europeo per la pace, quello che rimborsa l’invio di armi dei paesi Ue a Kiev, né il nuovo pacchetto di sanzioni, ha minacciato il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjartó. Già in passato il governo Orbàn si era opposto ai provvedimenti dell’Ue a sostegno di Kiev, ma ne aveva permesso l’approvazione usando l’astensione costruttiva. Non solo: oltre ad aver ottenuto un’eccezione alle sanzioni sull’energia ha anche stretto nuovi accordi con Mosca sul gas.

Da Bruxelles rassicurano che verrà trovata una soluzione, riferendo che nella black list ci sono anche le banche di altri Paesi europei. "Comprendiamo pienamente i problemi che hanno gli stati membri, continueremo a lavorare per trovare una soluzione", afferma un alto funzionario Ue in vista del Consiglio Esteri di lunedì, riferendo che “l'Alto rappresentante Borrell ci sta già lavorando". Anche le discussioni sull'undicesimo pacchetto di sanzioni rientrano nelle tipiche discussioni tra i 27, spiegano da Bruxelles, e alla fine verrà adottato, anche se non in tempo per il G7 di Hiroshima di questo fine settimana, perché gli ambasciatori Ue torneranno a parlarne solo la prossima settimana.

Fabio Fantozzi






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