Il discorso integrale del in occasione della cerimonia di insediamento dei Capitani Reggenti:
"Eccellentissimi Capitani Reggenti Luca Boschi e Mariella Mularoni ed Eccellentissimi Capitani Reggenti Eletti Alessandro Mancini e Grazia Zafferani,
Onorevoli Segretari di Stato,
Eccellenza Reverendissima Monsignor Andrea Turazzi,
Distinte Autorità civili e militari,
Signore e Signori,
mi è assegnato oggi, in coincidenza con una pandemia che sta sconvolgendo i nostri Paesi e l’intera comunità internazionale, l’onore di rivolgermi a Voi nella veste di Vice-Decano del Corpo Diplomatico. Pertanto, anche a nome dei Colleghi del Corpo Diplomatico e Consolare che non hanno potuto essere presenti a questo appuntamento istituzionale di particolare importanza per la Serenissima Repubblica di San Marino, vorrei innanzitutto rivolgere un deferente saluto e sinceri complimenti, unitamente ai migliori auguri per il loro benessere personale ed i loro futuri impegni, alla Reggenza uscente, che ha guidato il Paese in un passaggio non facile della sua vita politica. Al contempo, desidero esprimere ai Capitani Reggenti Eletti, le più vive felicitazioni per la loro elezione ed i più fervidi auguri per il successo del loro alto mandato e per il loro benessere personale.
Sicuro di interpretare il sentimento di tutto il Corpo Diplomatico e Consolare qui accreditato desidero inoltre porgere alle Autorità ed al Popolo sammarinese l’espressione della nostra solidarietà e vicinanza, con un pensiero particolare per le famiglie più colpite dall’infezione in atto e rendendo omaggio alla capacità e dignità con cui questa piccola grande Repubblica sta affrontando l’ennesima sfida della sua storia ultramillenaria.
Come Ambasciatore d’Italia, in ragione della relazione speciale che unisce i nostri Paesi e della presenza sul territorio di una consistente collettività italiana, rivolgo un particolare e sentito ringraziamento a tutto il personale del sistema sanitario sammarinese, che con eccezionale spirito di servizio e competenza si sta prodigando per far fronte all’emergenza e per assicurare a tutti le cure migliori.
In questa solenne occasione mi è inoltre gradito sottolineare e condividere con Voi la soddisfazione per la collaborazione e le sinergie che si sono stabilite tra le nostre rispettive Istituzioni ed agenzie (penso in particolare alla Protezione Civile) nella gestione dell’emergenza da COVID-19. L’impegno comune, testimoniato dalla recente conclusione di un “Protocollo di Intesa di mutua collaborazione” tra i nostri rispettivi Ministeri della Sanità, è fare ancora meglio e far nascere dalle difficoltà di oggi una collaborazione ancora più forte e strutturata.
Come ha rilevato il Presidente Mattarella, l’emergenza sanitaria mondiale da COVID-19 “pone la comunità internazionale di fronte ad una inaspettata quanto difficile sfida. Una sfida che potrà essere superata soltanto se sapremo lavorare insieme”, riscoprendo, anche nell’ambito dell’Unione Europea, le ragioni della collaborazione e della solidarietà tra gli Stati e tra i Popoli.
Questa infezione silenziosa e crudele, che ci porta via persone a noi care e ci toglie ciò che ci rende più umani, ovvero la necessità di vivere insieme, di pensare e di agire insieme in comunità, segnerà molto probabilmente un cambiamento d’epoca. Essa è comunque una sveglia per tutti, un monito a riflettere sulla nostra condizione umana, sui valori che sono alla base delle nostre democrazie, sulle nostre responsabilità verso il pianeta che ci ospita e le generazioni che verranno, sull’importanza di essere una comunità e sui valori autentici che rendono tale un gruppo di esseri umani con radici e tradizioni ancora apparentemente molto diverse: solidarietà, condivisione, sincerità, trasparenza, rispetto delle regole. Questo vale per le comunità nazionali, ma anche per la comunità internazionale, che ha vissuto la globalizzazione commerciale e finanziaria senza dotarsi di strumenti e strategie efficaci per gestire i problemi globali, senza pensare che il villaggio globale dei microbi non conosce frontiere. Se, quando usciremo a riveder le stelle (per dirla con il “divin poeta”), avremo imparato bene la lezione, i nostri Paesi e la comunità internazionale potranno essere anche migliori di prima.
Questa è la speranza che mi sento di condividere con tutti Voi ed è con questa speranza che rinnovo a Voi, Eccellentissimi Capitani Reggenti Eletti, a nome di tutto il Corpo Diplomatico e Consolare, le più vive congratulazioni ed i più sinceri auguri per un proficuo lavoro, per il bene dei cittadini della Serenissima Repubblica di San Marino e, considerando l’attiva e qualificata partecipazione di San Marino a varie organizzazioni multilaterali, dell’intera Comunità internazionale".