Terreno di scontro aspro in passato tra le mura di Palazzo, il tema giustizia - sulla scorta della relazione riferita al 2023 del Dirigente del Tribunale, Giovanni Canzio, discussa nell'ultima sessione consiliare - ha registrato toni sereni e il riconoscimento di un sistema più efficiente, confortato da numeri e performance positive nel quadriennio in tutti i settori, ricondotti alla professionalità e maggiore produttività dei Magistrati, in termini di smaltimento degli arretrati e diminuzione dei tempi definizione dei procedimenti; e ciò anche in virtù delle riforme attuate e del rafforzamento degli organici. Sul da farsi, posto invece l'accento sulla necessità di concludere l'iter di formazione della Legge sulla ragionevole durata del processo ed equa riparazione. "Sia nei lavori che si sono tenuti nella Commissione di giustizia ma anche in Consiglio Grande Generale - fa notare Stefano Canti, Segretario di Stato per la Giustizia - io devo fare i complimenti alle forze politiche perché hanno veramente tenuto un buon dibattito, un livello di dibattito molto alto e rispetto al passato non ci sono più stati diciamo scontri particolari, quindi questo va riconosciuto a tutte le forze politiche. Detto questo credo che la magistratura abbia dato dei segnali di avanzamento importante, sono stati fatti dei passi molto molto in avanti e credo che questo sia dovuto anche alla dirigenza soprattutto la dirigenza che noi abbiamo all'interno del nostro tribunale ovvero al dirigente Canzio".
Dirigente in scadenza, questione di mesi. Al netto di alcune cautele espresse dalle opposizioni, l'obiettivo della maggioranza, con un ordine del giorno approvato, che conferisce al Segretario alla Giustizia un mandato forte, è quello di procedere senza soluzione di continuità, con l'eventuale rinnovo di Canzio, cosa tuttavia possibile solo con la revisione della legge costituzionale del 2021. "Mi hanno dato il mandato da parte del Consiglio Grande e Generale di predisporre anche delle modifiche normative - aggiunge Canti - affinché si possa mettere a disposizione del Consiglio Giudiziario anche l'eventualità di un nuovo incarico allo stesso dirigente Canzio soprattutto per dare continuità al lavoro svolto anche in vista di quelle che saranno le sfide future ovvero l'accordo di associazione con l'Unione Europea. Abbiamo un tribunale che si sta accreditando a livello europeo e abbiamo ancora bisogno di una guida importante e sapiente come quella del dirigente".
Nel video l'intervista a Stefano Canti, Segretario di Stato per la Giustizia.