Il 17 marzo sarà festa nazionale. L’ha proclamata il Consiglio dei ministri stabilendo che sarà finanziata con le spese previste per il 4 novembre. Esulta la sinistra. Grande il disappunto della Lega. Il ministro della semplificazione, Roberto Calderoli - che ha votato contro, così come Bossi, mentre Maroni è uscito dalla sala – l’ha definita una follia incostituzionale. Secondo Borghezio, per i patrioti padani sarà addirittura una giornata di lutto. Intanto il presidente della provincia di Bolzano Durnwalder, dopo lo scontro della scorsa settimana, ha invitato il Presidente Napolitano in Alto Adige. Sul fronte della giustizia, sarà convocato nei prossimi giorni un Consiglio dei ministri straordinario per l’approvazione definitiva della riforma costituzionale. Sì unanime nel frattempo alla relazione del Guardasigilli Alfano; la riforma prevede un ddl costituzionale per separare le carriere di giudici e pm, dividere in due il Consiglio Superiore della Magistratura e concedere più poteri al ministro della Giustizia. Berlusconi forza la mano e indica la linea da seguire sulle intercettazioni: prima allargare i numeri della maggioranza in Parlamento e, subito dopo, riprendere in mano il ddl, tornando però al testo originario e cioé alla versione precedente le modifiche imposte anche da finiani e centristi.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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