Logo San Marino RTV

Accordo di Associazione Ue: "No al timore di perdere qualcosa, sì a nuove opportunità"

In aula il riferimento del Segretario Beccari sul negoziato con Bruxelles che potrebbe concludersi nel 2023. Sostegno di Pdcs, Npr, Libera e RF. Dml chiede i numeri per valutare pro e contro. In Rete posizioni variegate. Bronzetti scettica su questa Ue

di Luca Salvatori
12 lug 2022

59 gli iscritti a parlare in aula, a conferma dell'importanza che per tutti i gruppi consiliari riveste il negoziato per l'Accordo di Associazione di San Marino con l'Unione Europea. Un passaggio epocale che – come ha ricordato il Segretario di Stato agli Esteri Luca Beccari – potrebbe compiersi entro il secondo semestre 2023, così come auspicato recentemente dal Vicepresidente della Commissione Ue, Maroš Šefčovič, a cui è stata trasferita la competenza sull'accordo di associazione. Beccari ha esortato a non avere un approccio conservativo con il timore di perdere qualcosa ma piuttosto con l'obiettivo di conquistare maggiori opportunità sottolineando che a fronte del recepimento dell'aquis comunitario ci sarà per San Marino il pieno accesso al mercato unico. E per quel che riguarda aspetti sensibili per stati di piccole dimensioni, come libera circolazione e stabilimento delle persone, ha ricordato che sono possibili periodi di adattamento e clausole di salvaguardia.

Il Segretario agli Esteri ha concluso il riferimento con tre proposte per consentire a San Marino di essere pronta, tra 18 mesi, quando potrebbe arrivare la firma. Occorre creare – ha detto –: un sistema organico di valutazione di conformità Ue delle norme che si andranno a varare d'ora in poi; una sede di confronto istituzionale specifica che coinvolga anche l'opposizione; il potenziamento delle risorse umane che si occupano dei vari dossier connaturati alla maggiore integrazione con l'Unione Europea. Dai consiglieri di Pdcs, Npr, Libera e Repubblica Futura sostanziale sostegno alle proposte e al riferimento di Beccari. Domani Motus Liberi, con il capogruppo Mirko Dolcini, ha precisato di non essere in aula per tifare pro o contro ma per cercare di capire, sollecitando la produzione di analisi statistiche per meglio valutare vantaggi e svantaggi. Denise Bronzetti, del gruppo di misto di maggioranza, si dichiara non convinta dall'accelerazione del negoziato con una Europa che non le piace e che non è stata capace di trovare una linea unitaria neppure su pandemia e conflitto in Ucraina. In Rete emerse diverse sensibilità, con Nicolini e Zonzini, convinti dell'imprescindibilità dell'accordo; Zeppa che, pur dichiaratamente euroscettico, invita a superare la logica delle fazioni; Spagni Reffi che non rileva elementi di novità ed esorta a far capire ai sammarinesi cosa c'è sul piatto, per poi farli esprimere anche con strumenti di democrazia diretta. Un'opzione referendum sull'accordo che, anche per altri consiglieri, è da tenere in considerazione. Nel pomeriggio la prosecuzione del dibattito.





Riproduzione riservata ©