Avrà una durata di 5 anni e, successivamente, sarà rinnovato tacitamente di anno in anno, salvo disdetta con preavviso di due mesi, da una delle parti, l’accordo in materia radiotelevisiva sottoscritto ieri a Roma dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fiorenzo Stolfi e il Ministro italiano degli Esteri, Massimo D’Alema. Per l’entrata in vigore si dovrà attendere l’espletamento delle rispettive procedure interne, dunque la ratifica del parlamento sia italiano che sammarinese.
E’ composto di 9 articoli, aperti da una lunga premessa nella quale si rileva come la San Marino RTV abbia operato in questi anni con risultati positivi. Una prefazione nella quale si considera la necessità di rafforzare la cooperazione e si conviene di estendere il bacino d’utenza dell’emittente sammarinese attraverso il satellite e di avviare una sperimentazione sul digitale terrestre mantenendo nel contempo la presenza sul sistema analogico.
La San Marino RTV, recita l’articolo 2 del testo, rimane titolare in esclusiva del servizio pubblico nei settori radiofonico e televisivo, i due governi favoriranno accordi con la Rai per garantire l’economicità di gestione. Assegnato a San Marino un nuovo canale, il 42, che si affianca al 51, con la possibilità di estendere la copertura rispetto ai limiti attuali, con illuminazione diretta o indiretta. Vale a dire con la possibilità, nel rispetto delle compatibilità con gli impianti italiani in esercizio, di avere ripetitori al di fuori del proprio territorio. San Marino si impegna a non attivare 3 delle frequenze assegnate dal Piano di Ginevra 2006, durante il periodo dell’accordo, mettendole a disposizione, di fatto, dell’amministrazione italiana. Un passaggio sul piano editoriale dell’emittente sammarinese lo si ritrova nell’articolo 4 dell’accordo, nel quale si stabilisce l’accesso a qualsiasi consorzio satellitare per sviluppare ogni attività e, in particolare, quella relativa ad una programmazione mirata all’area Adriatica e dei Balcani, per diffondere anche la lingua italiana, la cultura, l’immagine e i valori di entrambi gli Stati. Sul fronte economico si conferma la quota forfetaria annuale di 3 milioni e 98 mila euro, per il 2008, mentre per gli anni successivi la gestione sarà affidata ad una apposita convenzione. C’è poi un allegato, che costituisce parte integrante dell’accordo, nel quale si tracciano le linee di collaborazione fra la Rai e la Repubblica di San Marino, nel quale si mettono in evidenza le cooperazioni per le produzioni radiotelevisive, le strategie di sviluppo, la formazione e l’aggiornamento del personale, gli adeguamenti tecnologici.
E’ composto di 9 articoli, aperti da una lunga premessa nella quale si rileva come la San Marino RTV abbia operato in questi anni con risultati positivi. Una prefazione nella quale si considera la necessità di rafforzare la cooperazione e si conviene di estendere il bacino d’utenza dell’emittente sammarinese attraverso il satellite e di avviare una sperimentazione sul digitale terrestre mantenendo nel contempo la presenza sul sistema analogico.
La San Marino RTV, recita l’articolo 2 del testo, rimane titolare in esclusiva del servizio pubblico nei settori radiofonico e televisivo, i due governi favoriranno accordi con la Rai per garantire l’economicità di gestione. Assegnato a San Marino un nuovo canale, il 42, che si affianca al 51, con la possibilità di estendere la copertura rispetto ai limiti attuali, con illuminazione diretta o indiretta. Vale a dire con la possibilità, nel rispetto delle compatibilità con gli impianti italiani in esercizio, di avere ripetitori al di fuori del proprio territorio. San Marino si impegna a non attivare 3 delle frequenze assegnate dal Piano di Ginevra 2006, durante il periodo dell’accordo, mettendole a disposizione, di fatto, dell’amministrazione italiana. Un passaggio sul piano editoriale dell’emittente sammarinese lo si ritrova nell’articolo 4 dell’accordo, nel quale si stabilisce l’accesso a qualsiasi consorzio satellitare per sviluppare ogni attività e, in particolare, quella relativa ad una programmazione mirata all’area Adriatica e dei Balcani, per diffondere anche la lingua italiana, la cultura, l’immagine e i valori di entrambi gli Stati. Sul fronte economico si conferma la quota forfetaria annuale di 3 milioni e 98 mila euro, per il 2008, mentre per gli anni successivi la gestione sarà affidata ad una apposita convenzione. C’è poi un allegato, che costituisce parte integrante dell’accordo, nel quale si tracciano le linee di collaborazione fra la Rai e la Repubblica di San Marino, nel quale si mettono in evidenza le cooperazioni per le produzioni radiotelevisive, le strategie di sviluppo, la formazione e l’aggiornamento del personale, gli adeguamenti tecnologici.
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