"Massima fiducia nell'attività della magistratura, è nell'interesse della Regione che questa vicenda venga chiarita per passare da provvedimenti di natura cautelativa a iniziative definitive". Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli nella sua comunicazione in aula al Consiglio regionale sull'inchiesta sugli appalti sanitari.
Lo scandalo riguardava la bufera scoppiata nella sanità marchigiana per presunti appalti pilotati in un'inchiesta della Procura della Repubblica di Ancona 'gemmata' da quella del 2009 sull'appalto quinquennale, da 12,5 milioni di euro, per realizzare il Centro servizi unificato a Fabriano.
Nove le persone indagate per reati che vanno dall'associazione per delinquere, all'abuso d'ufficio, a truffa e frode.
Ceriscioli ha assicurato "massima collaborazione da parte nell'ente, sicuri che la chiarezza aiuterà tutti".
Lo scandalo riguardava la bufera scoppiata nella sanità marchigiana per presunti appalti pilotati in un'inchiesta della Procura della Repubblica di Ancona 'gemmata' da quella del 2009 sull'appalto quinquennale, da 12,5 milioni di euro, per realizzare il Centro servizi unificato a Fabriano.
Nove le persone indagate per reati che vanno dall'associazione per delinquere, all'abuso d'ufficio, a truffa e frode.
Ceriscioli ha assicurato "massima collaborazione da parte nell'ente, sicuri che la chiarezza aiuterà tutti".
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