Ap ringrazia la caparbia e la tenacia di due donne che, nonostante le difficoltà, sono riuscite a portare a casa risultati fondamentali. L’accordo con l’Italia e la chiusura del contratto dei dipendenti pubblici - oltre a quello sulla stabilizzazione - sono frutto di intenso lavoro e grandi sacrifici, a dispetto di forti pressioni ed accuse. “Ho sempre cercato di dare il massimo” – spiega Antonella Mularoni. E’ stata una celebrazione sobria. Alleanza Popolare sa che occorre lavorare ancora tanto, e non intende sedersi sugli allori. La priorità, ora, è uscire dalla black list e dare fiducia a possibili investitori esteri. San Marino deve mostrarsi al mondo come paese ricco di opportunità e sicuro, proponendo un nuovo modello di sviluppo. Di certo c’è la consapevolezza che l’accordo con l’Italia rappresenta il riconoscimento di un percorso di trasparenza e di adeguamento agli standard internazionali. San Marino ha cambiato rotta e naviga verso il cambiamento. La firma segna dunque uno spartiacque: fra la poca credibilità di ieri e la nuova immagine di oggi. Poi si è parlato di attualità politica. Ap è tornata sugli ultimi battibecchi con la Dc. Ma ora vuole chiudere la faccenda. “Del resto – spiega – le polemiche servono a dare stimoli alla maggioranza, affinché termini il percorso nel migliore dei modi”. Dice no alle elezioni anticipate. L’auspicio è arrivare al termine della legislatura per permettere alla commissione antimafia di concludere il suo lavoro.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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