Subito una una commissione d'inchiesta. E'Indispensabile per il coordinamento di Alleanza popolare che già nella prossima sessione consiliare, avvierà l'iter legislativo per la sua istituzione. Perchè - scrive in una nota - "a partire dalla fine dell'istruttoria ancora in corso e nel rispetto dell'attività giudiziaria, indaghi in profondità sulle responsabilità politiche di un periodo che tanto ha danneggiato il nostro Paese". Il partito di maggioranza si augura quindi celerità nell'iter giudiziario, sostenendo la magistratura a invitandola a operare in assoluta autonomia ed indipendenza. Ap rivendica di aver agito anche in passato, "spesso in assoluto isolamento" attraverso denunce che "oggi finalmente trovano sonore e disarmanti conferme". Ma se qualcuno vuole partire dalle questioni giudiziarie a fini strumentali e politici per destabilzzare il quadro, Ap non ci sta e per voce del coordinatore Renzi ricorda i requisiti per l'azione di governo: estrema trasparenza e onestà dei membri di esecutivo e maggioranza e risposte concrete sul lavoro e lo sviluppo. sulla vicenda tangenti interviene anche Augusto Casali, "la chiamata in causa di un membro dell'attuale governo - scrive il presidente del partito socialista - getta una pesante ombra sulla credibilità dello stesso esecutivo". Casali è d'accordo con chi chiede al segretario Felici un passo indietro, per salvaguardare la credibilità dell'esecutivo. L'esponente socialista chiede di avviare una vera e propria operazione verità "molto probabilmente - conclude Casali - ci accorgeremo che, al di là delle posizioni di comodo, il passato somiglierà molto al presente, saranno cambiate solo le tecniche e, senza fare di tutta l'erba un fascio, ci accorgeremo che non tutti sono uguali, tanto ieri, quanto oggi".
GB
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