Rete replica ad Rf sulla sentenza di archiviazione relativa al caso AASS-Public Netco-ZTE. Nessun intasamento del tribunale per vendetta e calcolo da parte nostra – obietta -, "l’archiviazione afferma che non sono stati rilevati profili penali nelle condotte degli amministratori", ma – rileva il movimento – sono presenti non poche ambiguità e l’insufficienza di prove per confermare il reato di truffa aggravata.
“Mentre a cittadini e imprese viene richiesto il ferreo rispetto di scadenze e iter, - fa poi notare - quando ci sono di mezzo le nomine dei partiti si entra nel campo del “tutto è possibile, compatibilmente”. “E allora – aggiunge - succede che venga concessa la manleva a chi è chiamato a negoziare un contratto milionario; ad una avvocata, di svolgere il ruolo di controllato e di controllore e di dare il suo voto ad impegni di spesa milionari con una veste, per poi legittimarli con un'altra; infine, che un amministratore menta in Commissione Finanze e, insieme a soggetti sammarinesi, sottoscriva un contratto privo di adeguate garanzie”.
“Per noi che da sempre ci battiamo contro l’opacità di determinate condotte – conclude Rete - le motivazioni del Tribunale sono una medaglia”.