Marco Arzilli, dopo la nomina a Segretario di Stato all’Industria e Commercio, ha ufficializzato le sue dimissioni da presidente, già annunciate tempo fa al direttivo Usc, in base all’incompatibilità tra incarichi. Giorgia Gasperoni, membro del direttivo, ha ribadito la sua disponibilità ad assumere il ruolo di Vice presidente, nell’attesa che si riunisca l’assemblea degli iscritti, che dovrà procedere alla nomina dei vertici, presidente e direttivo. Assemblea prevista per i primi mesi del 2009.
Nel corso della riunione ricordati i tanti argomenti e problemi che il neo segretario dovrà affrontare, ad iniziare da un progetto di legge, da tempo richiesto dall’Unione commercianti, che metta in chiaro cos’è il comparto commerciale e cos’è invece quello industriale. Attualmente la mancanza di chiarezza permette attività commerciali con licenze industriali e questo falsa il dato generale, è stato sottolineato. Ciò avviene perchè il comparto industria è aperto anche a cittadini esteri, mentre il commercio è vincolato alla legge che impone la proprietà sammarinese dell’attività per almeno il 51%.
Aprire anche ai non sammarinesi o residenti, secondo l’Usc, potrebbe diventare una possibilità di rilancio dei comparto purchè le nuove attività portino un concreto e verificabile valore aggiunto. Infine il direttivo ha auspicato un lavoro congiunto tra la segreteria al commercio e quella al turismo per attuare il completo rilancio di due settori economicamente importanti per il paese.
M. Simoncini
Nel corso della riunione ricordati i tanti argomenti e problemi che il neo segretario dovrà affrontare, ad iniziare da un progetto di legge, da tempo richiesto dall’Unione commercianti, che metta in chiaro cos’è il comparto commerciale e cos’è invece quello industriale. Attualmente la mancanza di chiarezza permette attività commerciali con licenze industriali e questo falsa il dato generale, è stato sottolineato. Ciò avviene perchè il comparto industria è aperto anche a cittadini esteri, mentre il commercio è vincolato alla legge che impone la proprietà sammarinese dell’attività per almeno il 51%.
Aprire anche ai non sammarinesi o residenti, secondo l’Usc, potrebbe diventare una possibilità di rilancio dei comparto purchè le nuove attività portino un concreto e verificabile valore aggiunto. Infine il direttivo ha auspicato un lavoro congiunto tra la segreteria al commercio e quella al turismo per attuare il completo rilancio di due settori economicamente importanti per il paese.
M. Simoncini
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