Logo San Marino RTV

Assestamento slittato ad ottobre, opposizioni all'attacco di Bevitori e Ciacci

Rete, Rf e Dml asseriscono che i due Segretari di Stato sono decaduti, per questioni di incompatibilità. Entrambi smentiscono e affermano di essersi dimessi dagli incarichi, nei tempi previsti dalla legge

di Luca Salvatori
20 set 2024
Gli ultimi aggiornamenti dal Consiglio Grande e Generale
Gli ultimi aggiornamenti dal Consiglio Grande e Generale

Slitta alla sessione di ottobre l'approvazione dell'Assestamento di Bilancio. I tempi di convocazione dell'aula, con chiusura dei lavori anticipata per altro di un'ora, alle 19, non sono stati sufficienti per votare tutti e 64 gli emendamenti depositati. 19 del Governo, 45 delle opposizioni e ne restano oltre una ventina ancora da esaminare. In seduta notturna approvato, intanto, l'emendamento dell'esecutivo, sull'aumento da 8 a 11 dei Dipartimenti della Pa (compreso il Dipartimento Funzione Pubblica che non afferisce ad una specifica Segreteria di Stato), che aveva scatenato le opposizioni. Via libera dell'aula oggi, invece, al pacchetto di emendamenti governativi che introducono: circolarità sui mercati esteri dei titoli pubblici, compresi quelli detenuti dagli ex correntisti Cis; interventi a sostegno delle aziende in crisi con almeno 100 dipendenti, come nel caso dell'Alluminio Sammarinese.

Fuori dall'aula, intanto, opposizioni all'attacco con un comunicato congiunto, in cui si asserisce che, per via delle incompatibilità previste dalle leggi sul Congresso di Stato, i Segretari di Stato Ciacci e Bevitori, sono decaduti, poiché non si sono dimessi entro cinque giorni dal giuramento. Nella nota si afferma che Ciacci risulta a tutt'oggi amministratore unico e sindaco della cooperativa “Il Timbro” mentre Bevitori, già nel mirino delle opposizioni, nei giorni scorsi, per il suo ruolo in un'altra società, viene definito recidivo poiché “risulta ancora oggi amministratore unico della Titan Real Estate”.

A stretto giro, le repliche. “Sono basito – dichiara Matteo Ciacci - dal comunicato strumentale delle opposizioni. Ho rassegnato le dimissioni da amministratore unico della cooperativa 'Il Timbro' il 21 luglio, il giorno precedente al giuramento del Governo. Chiedo l'immediata rettifica .Tra l'altro - aggiunge - non è prevista alcuna incompatibilità per le cooperative culturali".

Alessandro Bevitori dichiara che “anche per questo incarico, come per il precedente già segnalato da Rete, ho rassegnato le dimissioni il 26 luglio, nel pieno rispetto della legge. Le accuse delle opposizioni – aggiunge - sono totalmente prive di ogni fondamento e hanno l’unica finalità di creare sterili polemiche. Si mettano il cuore in pace”. Facile, considerando il clima di forte contrapposizione, immaginare che non sia finita qui.





Riproduzione riservata ©