La proposta è semplice, ma significativa per i firmatari in un'ottica di snellimento burocratico, sia da parte del cittadino sia della PA e degli uffici preposti ad erogare i documenti necessari al voto. Significativo soprattutto verso l'obiettivo della spending review. I proponenti dell'istanza partono proprio dalla difficile situazione economica per motivare la richiesta, che va a cambiare le modalità di rilascio e recapito dei certificati elettorali. Elezioni politiche, delle Giunte di Castello, consultazioni referendarie: si chiede che l'invio dei certificati ai cittadini - che oggi viene effettuato per raccomandata - venga sostituito da semplice avviso agli elettori delle consultazioni per via ordinaria. Primo effetto: un risparmio nelle spese postali. Poi il vero cambiamento, in linea con quanto avvenuto in Italia a partire dal 2000, quando arrivò la tessera elettorale personale a sostituire il vecchio certificato elettorale. Un documento permanente da presentare ogni qualvolta ci si rechi alle urne, da conservare da parte dell'elettore e che resterà valido per più tornate elettorali. E qui il vero risparmio nella quantità della carta utilizzata, e in generale, in termini di semplificazione delle procedure.
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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