Sulle banche sarebbe in atto “un disegno opaco, silente e inarrestabile”. Nel documento di 14 pagine consegnato dalla Dc alla Reggenza e a tutti i consiglieri, il partito ipotizza uno scenario a 'tinte fosche', caratterizzato da possibili comportamenti che mirano – si legge - “ad un controllo eversivo di alcune funzioni dello Stato”. Nel testo elaborato dalla Democrazia Cristiana sono illustrate relazioni tra istituzioni, soggetti privati e banche sammarinesi. Il primo “elemento opaco”, scrive la Dc, è legato al “nesso anomalo tra Fondo Monetario e l'attuale governance di Banca Centrale”. Viene citato il professor Lorenzo Stanghellini che, spiegano, fu esperto aggiunto dell'FMI nel marzo 2016 e continua ad essere utilizzato da Bcsm come consulente. Altro passaggio è dedicato ai fratelli Confuorti che - prosegue la Dc – in quanto “grandi debitori” di Banca CIS possono condizionare l'istituto di credito. Per effetto transitivo - continua il ragionamento - gli azionisti CIS, debitori verso Cassa di Risparmio, potrebbero condizionare quest'ultima. Nel dossier ci si domanda come saranno restituiti, da una parte, i 30 milioni pagati dai sammarinesi per consentire a CIS di finanziare Confuorti e, dall'altra, i 13 milioni e mezzo per finanziare a Marino Grandoni l'acquisto di CIS. Nelle conclusioni, si parla di un probabile “golpe finanziario”. Quindi, tra le richieste, quella di una commissione d'inchiesta che “accerti e verifichi” gli elementi messi in risalto nel documento. Ipotesi bocciata ieri dal Consiglio, con il respingimento di un ordine del giorno dedicato. Nel corso della serata pubblica, le tre forze d'opposizione hanno ribadito le critiche ad esecutivo e maggioranza sul sistema bancario.
Mauro Torresi
Nel video l'intervista a Gian Carlo Venturini (Pdcs), Alessandro Mancini (PS) e ad Andrea Belluzzi (Psd)
Mauro Torresi
Nel video l'intervista a Gian Carlo Venturini (Pdcs), Alessandro Mancini (PS) e ad Andrea Belluzzi (Psd)
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