Questa volta, a parlare, è tutta la coalizione "San Marino prima di tutto". Piena fiducia nell'operato della Banca Centrale ma anche la sottolineatura di come sia "irrituale, specie in questo particolare momento della vita politica del Paese, la pubblicazione di documenti che fanno parte di un dialogo in corso", un dialogo, è il rilievo, che non può maturare sugli organi di stampa perchè così facendo diventa oggetto di strumentalizzazioni pericolose. Come più volte auspicato dallo stesso Fondo Monetario Internazionale, ricorda la nota, una strategia di rilancio del sistema deve poter essere elaborata sulla base di una imprescindibile sinergia fra tutti gli attori istituzionali che sono chiamati ad assumere decisioni. E il dito è puntato contro la coalizione Adesso.SM, accusata di aver cercato di utilizzare in termini propagandistici la comunicazione di Banca Centrale. Riguardo alla denuncia di intimidazioni e minacce, si censurano senza riserve comportamenti che sono indegni di una società civile e rispetto ai quali debbono essere interessati gli organismi competenti. "Forte preoccupazione" di Repubblica Futura per il clima di intimidazione che si è creato attorno a Banca Centrale. Una nota riporta i tentativi di delegittimazione, dal rifiuto di attuare l'ordine del giorno approvato dal Consiglio per la salvaguardia di Cassa di Risparmio, all’ostilità aperta al percorso di Asset Quality Review. Niente carta bianca a nessuno per le scelte strategiche che determineranno il futuro del sistema bancario sammarinese, scrive RF, ma rispetto del ruolo delle istituzioni, a partire da Banca Centrale. Anche le questioni di ordine sindacale, dice, dovranno trovare la loro giusta collocazione. Intanto arriva una petizione on line per il reintegro di Giuliano Battistini. 256 le firme finora raccolte in calce alla lettera di solidarietà in cui si esprime vicinanza a Battistini che – si legge “dopo oltre vent'anni di onorato servizio e dopo aver assunto i massimi livelli di responsabilità in Banca Centrale, è stato ingiustamente licenziato con motivazioni ampiamente discutibili”.
Sonia Tura
Sonia Tura
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