Un nuovo strumento capace di offrire una gestione più appropriata del patrimonio dello Stato e finalizzato alla realizzazione di investimenti per nuove infrastrutture utili alla collettività è la sintesi di ciò che la Coalizione San Marino Bene Comune ha inserito nel proprio programma di governo riguardo all’Istituto Finanziario Pubblico. Il Progetto di Legge depositato dalla Segreteria di Stato competente è la bozza sulla quale è aperto il confronto con tutte le forze politiche, per darne attuazione in maniera più condivisa possibile.
Un progetto che accoglie in sé quel criterio di tutela del patrimonio dello Stato che la nostra legislazione, accogliendo gli esiti del recente referendum, ha riconfermato per evitare discrezionalità nell’alienazione dei beni pubblici, ossia la necessità del voto favorevole da parte dei 2/3 del Consiglio Grande e Generale. Un progetto che dovrà consentire l’emissione di titoli al solo scopo di finanziare opere infrastrutturali per l’utilità comune e non potrà in nessun modo utilizzare le proprie risorse per il finanziamento del bilancio dello Stato. Un progetto che dovrà rivedere la gestione dei contratti d’affitto dei beni immobili pubblici ai privati, ma anche dei beni privati affittati ad uso pubblico, per recuperare tutte le risorse disponibili e sanare quelle situazioni non conformi ad un normale regime di mercato. Un progetto che conferirà adeguata autonomia e responsabilità al proprio organismo direttivo, necessaria per una gestione sostenibile dell’Istituto, e che potrà reperire parte delle risorse umane direttamente da ambiti specifici della PA, senza sovrapposizioni di competenza. Un progetto sul quale tutti i Partiti della Coalizione stanno lavorando assiduamente perché, con i necessari emendamenti, tra la prima e la seconda lettura, ne siano chiarite tutte le finalità e gli aspetti.
Un progetto che accoglie in sé quel criterio di tutela del patrimonio dello Stato che la nostra legislazione, accogliendo gli esiti del recente referendum, ha riconfermato per evitare discrezionalità nell’alienazione dei beni pubblici, ossia la necessità del voto favorevole da parte dei 2/3 del Consiglio Grande e Generale. Un progetto che dovrà consentire l’emissione di titoli al solo scopo di finanziare opere infrastrutturali per l’utilità comune e non potrà in nessun modo utilizzare le proprie risorse per il finanziamento del bilancio dello Stato. Un progetto che dovrà rivedere la gestione dei contratti d’affitto dei beni immobili pubblici ai privati, ma anche dei beni privati affittati ad uso pubblico, per recuperare tutte le risorse disponibili e sanare quelle situazioni non conformi ad un normale regime di mercato. Un progetto che conferirà adeguata autonomia e responsabilità al proprio organismo direttivo, necessaria per una gestione sostenibile dell’Istituto, e che potrà reperire parte delle risorse umane direttamente da ambiti specifici della PA, senza sovrapposizioni di competenza. Un progetto sul quale tutti i Partiti della Coalizione stanno lavorando assiduamente perché, con i necessari emendamenti, tra la prima e la seconda lettura, ne siano chiarite tutte le finalità e gli aspetti.
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