Prosegue in Aula Consiliare l'esame del Bilancio 2014 e si riparte dal Bilancio previsionale dell'Ente Giochi. Il capogruppo del Ps, Paride Andreoli, chiede da cosa derivino gli oltre 212 mila euro di entrate e sottolinea che “invece che crescere l’attività è in calo. Aspettiamo il dibattito in Consiglio come da nostro odg”. A lui si associa Giovanni Lonfernini dell’Upr che chiede lumi sul decreto delegato che darà competitività al comparto. Il collega di partito Marco Podeschi si concentra invece sul gioco online e ribadisce la necessità di una “vigilanza elevata. Occorre aumentare i controlli e i presidi interni, così come la partecipazione dello Stato”. Dai banchi della maggioranza Marino Riccardi del Psd auspica che il dibattito sul tema ci sia nella prossima seduta: Servono riflessioni approfondite, anche sulla gestione, che prende molto e produce poco. Occorre capire se è il caso di mettere mano ai vertici”.“Serve un riequilibrio perché i ricavi sono in calo- chiude il dibattito il segretario di Stato per le Finanze Claudio Felici.
Respinti tutti gli emendamenti presentati da Intesa per il Paese sul Bilancio dell'Ente Poste. Celli dal Ps sottolinea la necessità di un progetto di legge ad hoc per affrontare la trasformazione. Dello stesso avviso Marco Podeschi dell’Upr.“Le scelte- replica Felici- sono già state fatte con la legge di istituzione dell’Ente Poste. Non c’è niente di opaco, né volontà di esternalizzare o privatizzare. Sulla questione dei dipendenti ci confronteremo”.
Respinto anche l'emendamento, presentato della coalizione Intesa per il Paese, ma sostenuto anche da Rete, Civico 10 e Sinistra Unita, con il quale si chiedeva di pubblicare entro 5 giorni dall’adozione tutte le delibere del congresso di Stato con disposizioni di spesa collegate al bilanci.
Respinti tutti gli emendamenti presentati da Intesa per il Paese sul Bilancio dell'Ente Poste. Celli dal Ps sottolinea la necessità di un progetto di legge ad hoc per affrontare la trasformazione. Dello stesso avviso Marco Podeschi dell’Upr.“Le scelte- replica Felici- sono già state fatte con la legge di istituzione dell’Ente Poste. Non c’è niente di opaco, né volontà di esternalizzare o privatizzare. Sulla questione dei dipendenti ci confronteremo”.
Respinto anche l'emendamento, presentato della coalizione Intesa per il Paese, ma sostenuto anche da Rete, Civico 10 e Sinistra Unita, con il quale si chiedeva di pubblicare entro 5 giorni dall’adozione tutte le delibere del congresso di Stato con disposizioni di spesa collegate al bilanci.
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