“Una sentenza che rispetto e condivido, contrariamente a quella dei promotori, che rispetto ugualmente, ma non condivido”. Così il Segretario di Stato Giovanni Lonfernini, incaricato di coordinare le Riforme Istituzionali, commenta la decisione del Collegio Garante. 'Il pacchetto approvato dal Consiglio Grande e Generale - spiega - è un punto di equilibrio raggiunto con sforzo notevole; si possono avere giudizi diversi, ma rimane il fatto che dopo anni di dibattito si è riusciti ad approvare provvedimenti che introducono rilevanti novità nell’ordinamento sammarinese. Dispiace – prosegue – che di fronte ad un risultato così importante si sia tentato, con la presentazione dei referendum confermativi, di rendere vano il lavoro di anni'. La decisione del Collegio è, per il Segretario Lonfernini, equilibrata e la contestazione di chi ha sostenuto il comitato promotore fa parte della politica: 'Rimango però perplesso – afferma – rispetto alla posizione di alcuni movimenti politici, che approvano l’operato del Collegio solo quando esso ritiene ammissibili i quesiti referendari'. Poi una tirata d’orecchi a chi basa la propria azione politica sui referendum, accusandolo di delegittimare, attraverso l’uso massiccio ed indiscriminato di questo strumento di democrazia diretta, la politica e la rappresentatività dei partiti nelle stesse istituzioni. 'I cittadini – aggiunge – hanno già dato prova di non gradire questo approccio, già sonoramente bocciato in realtà a noi vicine e oggi qualcuno - dichiara Lonfernini - in crisi di argomenti e in mancanza di una linea politica tenta di imporlo nella nostra realtà'. A risultare vincitore, per il Segretario di Stato, è il Consiglio Grande e Generale che alle 5 leggi ha destinato la maggioranza qualificata. 'Il governo – conclude – dovrà impegnarsi, dopo la pausa delle festività, per spiegare alla cittadinanza la portata delle riforme, affinché ogni cittadino ne sia consapevole”.
Riproduzione riservata ©