Tutta l'opposizione dalla Reggenza per depositare una mozione di sfiducia nei confronti del Segretario alle finanze. Nel mirino i tre Decreti legge emanati senza alcun confronto, accusa la minoranza, mettendo sulle spalle dei cittadini 155 milioni di debito pubblico. Giusto, sottolinea Elena Tonnini, che Celli ne risponda. La mozione dovrà essere discussa entro 7 giorni, dice la minoranza,quindi nella prossima seduta consiliare. Così è stato convocato un nuovo Ufficio di Presidenza con l'obiettivo dichiarato di bloccare i decreti, mentre Pdcs e Ps aderiscono alla proposta di scendere in piazza lanciata ieri da Dim.
Intanto sul Pianello ci andrà tutto il governo che per mercoledì prossimo organizza l'appuntamento con “A porte aperte” tutto dedicato ai decreti. La stagione delle bufale è tornata, commenta Roberto Giorgetti. Prima si diceva che il governo voleva svendere Cassa a Grandoni, poi che l'Aqr avrebbe provocato disastri spaventosi e che gli Npl sarebbero stati regalati a società estere. Nulla di tutto questo è avvenuto e avverrà, sottolinea. E' in corso un confronto sereno tra gli istituti di credito e Banca Centrale e i decreti fanno parte del progetto di rilancio dell'economia e del sistema finanziario. L'unica proposta della Dc al riguardo, polemizza, era “facciamo finta di niente”. Rimarchiamo con forza, aggiunge Matteo Ciacci, che nessuno perderà 1 centesimo, esattamente il contrario del bail in. Garantiti tutti i depositanti, anche le obbligazioni subordinate. Inoltre, assicura Ciacci, avvieremo azioni di responsabilità nei confronti di chi è sospettato di malagestio, quelle azioni che sono state insabbiate nei casi precedenti. Solo il 20% dei clienti di Asset che ha una franchigia superiore ai 50mila euro subirà la conversione in obbligazioni a 3 anni con un interesse minimo dell'1,5%. Questa operazione, sottolinea, garantisce tutti: Cassa compresa. La maggioranza smentisce tutti i timori sollevati dall'opposizione. Stanno facendo terrorismo, dice Giuseppe Morganti. La liquidità bancaria nell'ultimo mese – anticipa – è salita di oltre 30 milioni. Le principali testate economiche italiane hanno giudicato positiva questa operazione e, rimarca, anche la nostra scelta della bad bank pubblica ieri è stata sposata in pieno dall'Unione Europea. Il credito di imposta e le obbligazioni, spiega Morganti, sono entrambi debiti dello Stato verso le banche. Ma mentre sul primo non ci sono controlli, le obbligazioni hanno un credito definito che andremo a trattare. Questa, aggiunge la maggioranza, è la prima tranche importante di finanziamento del sistema per non fare debito estero. Con i 45 milioni di Fondiss, aggiunge Giorgetti, si ratifica una scelta in accordo con i gestori del fondo e, invece di lasciarli ammuffire verranno usati – da Banca Centrale con ulteriore garanzia dello Stato - per aiutare tutto il sistema bancario.
Sonia Tura
Intanto sul Pianello ci andrà tutto il governo che per mercoledì prossimo organizza l'appuntamento con “A porte aperte” tutto dedicato ai decreti. La stagione delle bufale è tornata, commenta Roberto Giorgetti. Prima si diceva che il governo voleva svendere Cassa a Grandoni, poi che l'Aqr avrebbe provocato disastri spaventosi e che gli Npl sarebbero stati regalati a società estere. Nulla di tutto questo è avvenuto e avverrà, sottolinea. E' in corso un confronto sereno tra gli istituti di credito e Banca Centrale e i decreti fanno parte del progetto di rilancio dell'economia e del sistema finanziario. L'unica proposta della Dc al riguardo, polemizza, era “facciamo finta di niente”. Rimarchiamo con forza, aggiunge Matteo Ciacci, che nessuno perderà 1 centesimo, esattamente il contrario del bail in. Garantiti tutti i depositanti, anche le obbligazioni subordinate. Inoltre, assicura Ciacci, avvieremo azioni di responsabilità nei confronti di chi è sospettato di malagestio, quelle azioni che sono state insabbiate nei casi precedenti. Solo il 20% dei clienti di Asset che ha una franchigia superiore ai 50mila euro subirà la conversione in obbligazioni a 3 anni con un interesse minimo dell'1,5%. Questa operazione, sottolinea, garantisce tutti: Cassa compresa. La maggioranza smentisce tutti i timori sollevati dall'opposizione. Stanno facendo terrorismo, dice Giuseppe Morganti. La liquidità bancaria nell'ultimo mese – anticipa – è salita di oltre 30 milioni. Le principali testate economiche italiane hanno giudicato positiva questa operazione e, rimarca, anche la nostra scelta della bad bank pubblica ieri è stata sposata in pieno dall'Unione Europea. Il credito di imposta e le obbligazioni, spiega Morganti, sono entrambi debiti dello Stato verso le banche. Ma mentre sul primo non ci sono controlli, le obbligazioni hanno un credito definito che andremo a trattare. Questa, aggiunge la maggioranza, è la prima tranche importante di finanziamento del sistema per non fare debito estero. Con i 45 milioni di Fondiss, aggiunge Giorgetti, si ratifica una scelta in accordo con i gestori del fondo e, invece di lasciarli ammuffire verranno usati – da Banca Centrale con ulteriore garanzia dello Stato - per aiutare tutto il sistema bancario.
Sonia Tura
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