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C10 e Rete, Aviazione civile: "Settore nuovo,metodo vecchio!"

26 giu 2014
C10 e Rete, Aviazione civile: "Settore nuovo,metodo vecchio!"
C10 e Rete, Aviazione civile: "Settore nuovo,metodo vecchio!"
Nella giornata di martedì 24 giugno è stata esaminata e licenziata in Commissione la legge di riforma in materia di aviazione civile. Una normativa molto tecnica, necessaria per rapportarsi con l'esterno, per renderci in linea con le disposizioni internazionali e per consolidare un settore di sviluppo, anche se di nicchia, per il nostro Paese.
Nel condividere quindi le finalità della legge vogliamo però sottolineare alcune storture ed anomalie del testo di legge che purtroppo la maggioranza non ha inteso modificare.
La legge è incentrata sulla figura del Direttore Generale, una figura onnipotente, onnipresente e senza contrappesi: fa lui i regolamenti, emana disposizioni, prende provvedimenti d'urgenza senza necessità di ratifica, deroga in libertà ai regolamenti e alle direttive che lui stesso emana, fa ispezioni sui velivoli (lui/lei, non l'Autorità), determina le tariffe dei servizi dell'Autorità in totale autonomia (senza nessun controllo), fornisce consulenze in libertà, determina le sanzioni da applicare. Non è quindi chiaro il compito del Comitato Esecutivo dell'Autorità; qui fa tutto il Direttore! E se dovesse avere qualche impedimento (anche di salute), l'Autorità sarebbe bloccata, perché molte funzioni sono in capo suo, non all'Autorità.
Un altro problema è nelle modalità di nomina del personale, a partire dal Direttore nominato e rinnovato dal Congresso di Stato e non per concorso pubblico.
E la stessa cosa vale per il personale di supporto, dove non ci sono modalità trasparenti di selezione. A volte si chiedono requisiti molto ad personam, mentre altre invece sono troppo generici. È chiaro l’intento di costruire requisiti ad hoc che s’incastrano perfettamente con coloro che già operano all’interno del settore.
Questa modalità clientelare, messa ancora una volta in campo dalla maggioranza, non è accettabile, ancor più non lo è nel momento in cui stanno emergendo con evidenza le storture di un sistema corrotto e imperniato “sull’associazione a delinquere”. Ad esempio chiediamoci: chi ha imposto, a suo tempo, l’attuale direttore in quel ruolo?
Infine, in Commissione è successo qualcosa di strano, proprio durante la discussione dell'articolo 7 che riguarda tutte le funzioni del Direttore. Civico10 e RETE avevano proposto molti emendamenti per ridurre le problematiche di cui sopra. Terminata la discussione sugli emendamenti, con tutto il tempo ancora a disposizione per la votazione, inspiegabilmente, la seduta è stata sospesa. In quel momento la maggioranza aveva solo 7 membri in aula e un emendamento respinto con 7 voti contrari può essere ripresentato in Consiglio. A seduta ripresa, la votazione si è verificata solamente quando la maggioranza aveva recuperato i suoi 9 membri così da bloccare definitivamente gli emendamenti. Segno che questo articolo 7 che riguarda il Direttore Generale poteva generare problemi nella maggioranza che, evidentemente, ha già previsto il nome e il cognome di chi dovrà ricoprire quel ruolo ed il potere (altissimo) che gli vuole dare.

Comunicato stampa congiunto di C10 e Rete

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