E' un voto unanime quello della Camera dei Deputati, che dopo una breve discussione ha messo la parola fine ad un lungo e tormentato percorso di normalizzazione nei rapporti fra Italia e San Marino. 525 i voti a favore, sui 525 deputati presenti. Nessun voto contrario, nessuna astensione. Qualcuno, dai banchi dei parlamentari ha parlato di pace fiscale, altri, come la riminese Emma Petitti, di una “pietra miliare”, altri ancora, come il suo collega del PD,Tiziano Arlotti, di “un traguardo ambizioso”, o come l'onorevole del PDL, Sergio Pizzolante, di “un passaggio indispensabile” o il parlamentare del Centro Democratico, Bruno Tabacci, che ha citato il suo recente incontro con l'UPR e il giudizio ricavato di una San Marino orientata verso un nuovo modello economico. Tutti, di fatto, hanno riconosciuto l'impegno della Repubblica in questi anni, sulla strada della trasparenza e dell'allineamento agli standard internazionali. Apprezzato il percorso segnato da numerosi accordi contro le doppie imposizioni fiscali, citati i recenti giudizi positivi del direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera. E' una promozione a tutto campo che si tramuta nella sollecitazione a compiere, in tempi brevi, anche l'altro passaggio particolarmente atteso: l'uscita di San Marino dalla black list del ministero per l'economia.
Numerosi gli interventi sul tema del frontalierato, sulla necessità di arrivare alla definizione di precise normative che evitino le doppie imposizioni e diano certezze ai quasi seimila lavoratori italiani occupati sul Titano. Un argomento particolarmente sentito dai parlamentari emiliano Romagnoli, sui cui sono intervenuti Gianluca Pini, della Lega, o Giovanni Paglia di Sinistra Ecologia e Libertà. Annunciata una legge in materia da parte di Tiziano Arlotti e Sergio Pizzolante, che hanno presentato anche due ordini del giorno, accolti dal Governo, nei quali impegnano l'esecutivo italiano a definire al più presto una apposita normativa che risolva in maniera definitiva la questione del trattamenti fiscale dei lavoratori frontalieri. Ma il dibattito della Camera ha messo in evidenza un aspetto rilevante: la consapevolezza diffusa che la Repubblica di San Marino rappresenti un valore aggiunto per l'Italia, una importante opportunità per i territori limitrofi. Nel video l'intervista a Pasquale Valentini e Claudio Felici
Sergio Barducci
Numerosi gli interventi sul tema del frontalierato, sulla necessità di arrivare alla definizione di precise normative che evitino le doppie imposizioni e diano certezze ai quasi seimila lavoratori italiani occupati sul Titano. Un argomento particolarmente sentito dai parlamentari emiliano Romagnoli, sui cui sono intervenuti Gianluca Pini, della Lega, o Giovanni Paglia di Sinistra Ecologia e Libertà. Annunciata una legge in materia da parte di Tiziano Arlotti e Sergio Pizzolante, che hanno presentato anche due ordini del giorno, accolti dal Governo, nei quali impegnano l'esecutivo italiano a definire al più presto una apposita normativa che risolva in maniera definitiva la questione del trattamenti fiscale dei lavoratori frontalieri. Ma il dibattito della Camera ha messo in evidenza un aspetto rilevante: la consapevolezza diffusa che la Repubblica di San Marino rappresenti un valore aggiunto per l'Italia, una importante opportunità per i territori limitrofi. Nel video l'intervista a Pasquale Valentini e Claudio Felici
Sergio Barducci
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