La notizia del giorno è senza dubbio il varo della legge sui 10 anni, ribattezzata “rottama congressisti”. Il dato politico è che, sulla legge che limita il mandato dei segretari di Stato, 21 consiglieri hanno fatto un passo indietro, coperti dal voto segreto. Così, nonostante l’unanimità raggiunta sulle istanze d’Arengo e le dichiarazioni positive da parte di tutti i partiti, ieri, in seduta notturna, i voti a favore per la legge pro-rinnovamento dell’esecutivo sono stati la maggioranza, 36 su 58, ma non sono mancati 6 contrari e 15 astenuti. A dimostrazione che i timori dei cinque consiglieri proponenti, tutti militanti tra le file della maggioranza, non erano infondati. Adesso San Marino ha una legge richiesta da tempo dai cittadini nel 97 attraverso un’istanza referendaria poi bloccata. Chi ha ricoperto per 10 anni il ruolo di segretario di Stato, anche non consecutivi, dovrà prendersi 10 anni di pausa prima di tornare a far parte dell'esecutivo. Scampato anche il rischio, annunciato, di emendamenti che avrebbero snaturato il principio della legge: uno solo, poi respinto, è stato avanzato da Sinistra Unita per restringere ancora di più il mandato concesso ai congressisti. A conclusione dei giochi, con l’adesione dei diversi consiglieri di minoranza e il no di qualcuno dalle file del Patto, tutti rigorosamente coperti dal voto segreto, il provvedimento pro-rinnovamento è oramai legge e, alla prossima chiamata alle urne, gli stessi elettori dovranno farci i conti.
Sonia Tura
Sonia Tura
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