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CGG: al via la maratona sull'articolato della Legge di Bilancio. Subito “bagarre” sul DES

19 dic 2022
CGG: al via la maratona sull'articolato della Legge di Bilancio. Subito “bagarre” sul DES

Il testo collazionato all'attenzione dei consiglieri – quello risultante cioè dall'impianto della prima lettura (una trentina di articoli), e i relativi emendamenti – è di circa 350 pagine. Un diluvio di emendamenti, specie da parte di Libera; e ciò pone l'Aula di fronte alla prospettiva di un percorso a tappe forzate nella votazione dell'articolato. In caso contrario potrebbe concretizzarsi il rischio dell'esercizio provvisorio. Decisivi, in questo senso, gli esiti dell'Ufficio di Presidenza, che era stato convocato alle 14.

Primo atto della maratona consiliare – una volta ripresi i lavori nel pomeriggio - è stato l'approvazione del Rendiconto generale dello Stato e degli Enti Pubblici per l'esercizio finanziario 2021: il dato finale e reale, insomma, delle entrate e delle uscite nello scorso anno. Votazione rapida e senza scossoni. Ma in occasione del dibattito sull'ultimo articolo si è aperto un duro confronto. Giuseppe Maria Morganti, Libera, ha in un qualche modo anticipato quanto sarebbe stato deciso in UdP; parlando di una convocazione straordinaria di ulteriori 5 giorni dopo il Natale. Una cosa oggettivamente poco ortodossa, ha detto, ricordando come una Legge necessiti 5 giorni per entrare in vigore; alludendo così al rischio dell'esercizio provvisorio. Una “tendenza brutale”, ha aggiunto, quella della Maggioranza; motivata a suo avviso da quelli che definisce i “grandi interessi” che muovono il Distretto Economico Speciale; “si sta facendo correre al Paese un rischio enorme”. Pronta la replica di Gian Nicola Berti, NPR; ho notato come gli emendamenti di Libera mirino esclusivamente ad una esplosione senza precedenti del debito pubblico. “Il Consigliere Morganti – ha tuonato - sta prendendo per i fondelli i propri cittadini”. “È così importante - ha chiesto Alessandro Bevitori - questo DES? Non possiamo farlo a gennaio?”. Il gruppo di Libera non parteciperà al voto del Rendiconto, ha annunciato il collega di partito Guerrino Zanotti. Non vorremmo essere per il muro contro muro – ha dichiarato Matteo Ciacci -, ma se ci costringerete a farlo faremo un'opposizione durissima.

Dalla Reggenza ripetuti inviti a restare sul tema del comma, evitando considerazioni sul DES. Da Rossano Fabbri, Gruppo Misto, un appello alla responsabilità affinché sia “messo in sicurezza il Paese”. Secondo Iro Belluzzi, Indipendente di Libera, “la mediazione deve essere trovata all'interno dell'Aula”. Mirko Dolcini, DML, ha auspicato si possa spostare in altra sessione consiliare la discussione sul DES, ha poi annunciato il voto favorevole al Rendiconto. Alberto Giordano Spagni Reffi, RETE, ha dichiarato come sia imprescindibile parlare del DES, ricordando come non si tratti di una seconda lettura. Il dibattito è “fondamentale” su un tema così importante. Quindi un invito alla coerenza. Michele Muratori, Libera, ha parlato di mistificazioni della realtà da parte della Maggioranza; rivendicando la legittimità democratica della tattica dell'ostruzionismo, di fronte – ha detto – a “prove di forza”. Gian Carlo Venturini, PDCS, ha richiamato l'Aula al tema in oggetto; parlando di mancato rispetto alla Suprema Magistratura. Credo che nelle prossime ore ci possa essere la possibilità di trovare una condivisione anche con le forze politiche di Opposizione, in merito al PdL tanto discusso. Alessandro Mancini, NPR, si è soffermato sui dati risultanti dal Rendiconto; definendo “assurdo” il dibattito precedente. Scelta politica e di responsabilità – ha rimarcato – la previsione delle disposizioni sul DES in un PdL ad hoc; si sarebbe infatti potuto, ha sottolineato, inserirle nell'articolato della Legge di Bilancio. Secondo Vladimiro Selva, Libera, la convocazione straordinaria prevista in UdP avrebbe come obiettivo non la garanzia dell'approvazione tempestiva della Legge di Bilancio, bensì la trattazione dei residui commi all'OdG: riferimento chiaro al PdL sul DES. “Mi viene da pensare che su quella data ci siano degli impegni”. Nicola Renzi, RF, si chiede se nella nuova convocazione sia indicato solo l'esaurimento della Legge di Bilancio, oppure anche la trattazione dei commi successivi. Ha poi sottolineato come negli emendamenti presentati da Repubblica Futura vi siano istanze considerate importanti, e sulle quali è auspicato un confronto. Infine una provocazione: chiedere ai consiglieri presenti chi sia favorevole all'approvazione del PdL sul DES nella forma attuale. Emanuele Santi, RETE, ha rimarcato come nel Rendiconto venga confermato un deficit strutturale, e su questo – a suo avviso – sarebbe necessario confrontarsi. Quanto al DES ribadito l'impegno di fare tutti i confronti dopo la I lettura, per elaborare un testo il più condiviso possibile. Denise Bronzetti, Gruppo Misto, ha chiesto se vi sia disponibilità a parlare affinché si possa trovare un accordo, e scongiurare la convocazione post-natalizia. Se vogliamo sederci, fermarci un attimo, e parlare noi siamo disponibilissimi, ha detto Luca Boschi, Libera; ad avviso del quale, però, la convocazione straordinaria presupporrebbe la volontà di affrontare il PdL sul DES prima di capodanno. Secondo Pasquale Valentini, PDCS, vi sarebbe una volontà comune di chiudere la partita del Bilancio entro il 23. “Se questo è garantito non c'è un motivo di prolungamento del Consiglio”. Per iniziare l'articolato questo tema va risolto; perché vi sono sia elementi sostanziali che strumentali. Da qui l'invito a prendere una posizione subito. D'accordo, sul punto, Eva Guidi, che auspicherebbe una approvazione del Bilancio anche prima del 23. Non c'è preclusione da parte di Libera nell'affrontare il discorso del DES, ha detto; contrarietà, però, a “presentarlo in fretta e furia” in questa sessione. E' “assurda questa forzatura”. Anche Matteo Zeppa, RETE, ha dichiarato di condividere l'intervento di Valentini; ribadendo come l'obiettivo principale sia l'approvazione del Bilancio. Tutto il resto può andare nella prossima sessione, ha sottolineato. Anticipando anche la propria indisponibilità – per motivi di lavoro – a recarsi in Aula dopo il 23. Sollecitata allora una mediazione. “Chi ha più giudizio lo usi”. Interventi “di grande buonsenso”, ha detto Andrea Zafferani, RF. La priorità è fare il Bilancio. Non penso abbia particolare senso accanirsi su convocazioni che mirino ad esaurire l'OdG. Chiesto allora un “supplemento di dialogo fra capigruppo”, dopo l'UdP, per “capire le regole d'ingaggio”. Gerardo Giovagnoli ha definito “sgangherata” l'opposizione di Libera; sottolineando come non sia un “dogma” il comma sul DES. Non c'è nessun obbligo di affrontare questo punto all'ordine del giorno. La vera forzatura sarebbe stata inserire quelle disposizioni nell'articolato del Bilancio. Un “ricatto”, a suo avviso, la strategia di Libera. Quello in corso è “diventato il comma UdP”. Non ci sono assolutamente barricate, ha replicato Marika Montemaggi, Libera. Non si chiede di stracciare il progetto, ma richiamare tutti a valutare bene ciò che si sta facendo. Grazia Zafferani, Gruppo Misto, ha condiviso gli interventi di chi auspica una mediazione, puntando sull'approvazione in tempi ragionevoli del Bilancio. Ha poi fatto un quadro delle posizioni della Maggioranza sul DES, ponendo l'accento sulle diversità di vedute emerse nel dibattito in merito alla tempistica e ad eventuali mediazioni. Da qui un invito a ritirare da questa sessione il PdL per maggiori approfondimenti.

Quindi l'intervento della Reggenza che ha sottolineato come in UdP fosse stata evidenziata la priorità di approvare il Bilancio, vista la mole di emendamenti presentati. Rammarico, poi, per la piega presa dal dibattito sull'ultimo articolo del Rendiconto, con interventi che esulavano dal tema in oggetto. Quindi le dichiarazioni di voto. RF ha annunciato di non partecipare al voto, visti i numeri indicati; si è parlato di “70 milioni” di disavanzo; Governo e Maggioranza – è stato detto – devono assumersi la responsabilità. Stessa posizione Libera. Il PdL sul Rendiconto Generale è stato infine approvato con 31 voti favorevoli.

Si è allora passati all'attesa “lettera b” del comma: la votazione articolo per articolo del Bilancio di Previsione dello Stato. Sui “convenzionamenti per prestiti agevolati”, il primo articolo. Nutrita - nell'ottica del già annunciato ostruzionismo - la “batteria” di emendamenti proposti da Libera; uno subordinato all'altro, con modifiche unicamente relative agli importi. Si è proceduto con una esposizione di tutti gli emendamenti subordinati, per poi procedere – solo alla fine - alla votazione. Ma su questa procedura Libera ha avanzato dubbi, chiedendo una verifica del regolamento. Verifica già effettuata, ha puntualizzato la Reggenza; che ha ricordato inoltre come in UdP non vi fossero state obiezioni. Si è così andati avanti.





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