Un dibattito qualificante su Carisp – lo definisce Adesso.sm – anche se non si è giunti ad una sintesi condivisa, ribadendo i punti qualificanti della propria posizione: centralità di Carisp nel sistema e sul quale lo stato ha investito ingenti risorse; la redditività di Carisp, da garantire - nel rilancio - da una governance qualificata; proprietà pubblica; onorabilità dei ruoli dirigenziali e difesa dell'occupazione dei lavoratori; tutela del risparmio. L'inopportunità della permanenza del Presidente è stata percepita dalla maggioranza come dallo stesso Romito che con senso di responsabilità ha rassegnato le dimissioni. Alle opposizioni il rammarico di aver approcciato il dibattito, in un clima di omologazione e in spirito non costruttivo, cavalcando all'unisono una posizione – la proposizione di una commissione d'inchiesta - non costruttiva e senza proporre soluzioni alternative.
Di tutt'altro avviso il PSD che torna ad accusare “l'autoreferenzialità e lo stato confusionale del governo”, la mancanza di un progetto per il rilancio di Carisp, mancando di accennare al Memorandum d'intesa con Banca Italia, né all'accordo monetario e valutario con l'UE. Torna sul proprio ordine del giorno, basato sulla proposta di un tavolo di consultazione permanente sullo stato del sistema “appello ignorato, nonostante la promessa a coinvolgere le opposizioni. “Una novità antidemocratica che il governo si trinceri dietro vuoti slogan per coltivare divisioni” - scrive, ribadendo la necessità di condividere i percorsi, partendo dalla nomina del presidente e del consigliere di opposizione nel cda Carisp
Di tutt'altro avviso il PSD che torna ad accusare “l'autoreferenzialità e lo stato confusionale del governo”, la mancanza di un progetto per il rilancio di Carisp, mancando di accennare al Memorandum d'intesa con Banca Italia, né all'accordo monetario e valutario con l'UE. Torna sul proprio ordine del giorno, basato sulla proposta di un tavolo di consultazione permanente sullo stato del sistema “appello ignorato, nonostante la promessa a coinvolgere le opposizioni. “Una novità antidemocratica che il governo si trinceri dietro vuoti slogan per coltivare divisioni” - scrive, ribadendo la necessità di condividere i percorsi, partendo dalla nomina del presidente e del consigliere di opposizione nel cda Carisp
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