Che vi fosse una concreta disponibilità a venirsi incontro lo si era intuito ieri; con l'ok delle forze governative ad un proposta di RETE relativa al bilancio dell'Azienda dei Servizi, ed una successiva soluzione concertata su un altro input del Movimento. In notturna incedere dei lavori tutto sommato senza scossoni; e ciò nonostante fossero all'attenzione dell'Aula questioni delicate, come le previsioni di spesa della Sanità. Qualche discussione, pare; ma i toni si sarebbero mantenuti pacati.
Prologo di ciò che sarebbe avvenuto nella mattinata odierna; quando l'avvio di seduta consiliare è stato posticipato per permettere un confronto fiume - a Palazzo - tra Maggioranza, Esecutivo ed Opposizione. Obiettivo “sfrondare” la quantità abnorme di emendamenti ancora sul tavolo. Le varie forze di Minoranza ne avevano predisposti 126 aggiuntivi, a quello che de facto è l'articolo conclusivo della Finanziaria. Una raffica di proposte sui temi più disparati. Da qui la ricerca di intese su quelle ritenute più rilevanti, ed al contempo “accettabili” da parte del Governo, nel caso con una riformulazione.
Opera di mediazione lunga, complessa; caratterizzata da infiniti colloqui a margine della seduta: teoricamente iniziata dopo le 10 con un UdP ad horas; poi subito sospesa, e infine interrotta nuovamente senza che si fosse proceduto all'analisi di alcun articolo. Ma è chiaro come per un via libera in tempi ragionevoli della Manovra, questi confronti siano necessari. Probabilmente proseguiranno fino alle 15, quando l'Aula tornerà a riunirsi, e si riprenderà forse con il vaglio nel merito del Bilancio.